Come ottimizzare gli spazi in un bagno piccolo? Vasca o doccia? Quale stile? A queste e ad altre domande rispondiamo proponendo 10 tendenze. Comune denominatore: il benessere

“Il bagno è la casa nella casa, il privato nel privato” scrive Emanuele Coccia nel suo (citatissimo) libro Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità edito da Einaudi. Il bagno è lo spazio domestico più intimo, un ambiente fluido al cui centro c’è l’acqua  elemento puro e primordiale, amniotico e ancestrale dedicato alla pulizia del corpo e alla cura di sé che da fisica si fa mentale. 

Rifugio alla ricerca di privacy, luogo votato al rapporto edonistico con il proprio corpo, per i più giovani (e non solo) da spazio rassicurante il bagno si è trasformato in un palcoscenico, sfondo super gettonato per selfie e quindi esibizione narcisistica (della rappresentazione di) sé.

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Per venire incontro alle diverse esigenze, accomunate dalla ricerca del benessere innanzitutto con se stessi, le aziende del design propongono nuove soluzioni, sempre più personalizzabili e attente all’ambiente. Dalle docce extra large, ma con soffioni anti spreco d’acqua, alle vasche a centro stanza, tecnologiche ma dall’estetica vintage che rimanda alle vecchie tinozze, e poi sanitari, rubinetti, radiatori, persino specchi e accessori, tutti ad altissime performance, per ritrovare antiche pratiche volte alla valorizzazione del proprio corpo.

Una cura, quella del corpo, fatta di gesti semplici quanto fondamentali, reiterati con costanza da sempre. Una liturgia quotidiana condensata in prodotti detergenti, e di questi tempi va da sé, igienizzanti, che a formule scientifiche abbinano configurazioni pratiche e packaging sostenibili.

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Anche a causa dei lunghi periodi passati a tu per tu con la casa, il bagno si è evoluto. Se fino a qualche tempo fa le i bagni più apprezzati erano un’ode al minimalismo total white, oggi in cima alle classifiche di gradimento troviamo stanze dalla personalità più marcata, scaldate da finiture, decorazioni e oggetti presi in prestito dalla zona living. 

Se le esigenze sono tante, le tendenze sono mutevoli, noi ne abbiamo selezionate 10.

1. Il bagno sostenibile

Il green bathroom è un evergreen che sta assumendo un ruolo sempre più importante per il settore bagno. Ma la strada per un bagno sostenibile non passa solo attraverso sistemi tecnologici all’avanguardia, giocano un ruolo fondamentale anche i prodotti realizzati con materiali naturali e/o riciclabili che possono essere utilizzati per molti anni a venire. Il bagno green è quindi un concetto ampio che punta alla combinazione di prodotti a risparmio idrico ed energetico, produzione industriale ecocompatibile, materiali sostenibili e design duraturo. E, non da ultimo, trasmettere un senso rigenerante di contatto con la natura.

Come leffetto jungle della texture Incense del Sistema WP/H2O di WallPepper/Group. Realizzate solo con materiali naturali, ecocompatibili, privi di pvc e certificati, le carte da parati di nuova generazione sono adatte anche ad ambienti bagno o wellness, luoghi costantemente a contatto con l’acqua e soggetti a umidità.

Razionalizzazione delle risorse, sensazione di contatto con la natura, e più attuale che mai, non può mancare la sanificazione. Come quella proposta da Lineabeta by Samo che in occasione della Milano Design Week 2021 ha installato nei punti nevralgici del Brera Design District degli speciali punti di igienizzazione mani ad uso pubblico. Si tratta dei primi cinque prototipi dei nuovi lavabi Fóra, disegnati da JoeVelluto e realizzati in materiale post-consumo derivante da rifiuti urbani.

2. Il bagno high tech 

Lo smart bathroom è dotato delle tecnologie contemporanee più evolute che allintuitività e allefficienza associano funzioni anti spreco. Comandi intelligenti dei rubinetti per l’erogazione dellacqua, lo specchio che funge anche da centro informazioni, wc con doccette controllati da app, gestione dellilluminazione tramite Alexa, tecnologie touchless, accessori dotati di sistemi di ricarica a induzione per smartphone e tablet ed altre ancora: tutte funzionalità sempre più richieste e che diventeranno sempre più comuni.

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La tecnologia però è integrata, e non si vede. L’estetica è minimale e sofisticata e al tempo stesso morbida e calda. Come il nuovo modulo scaldasalviette I Ching disegnato da Elisa Ossino per Tubes, frutto di una radicale semplificazione formale ottenuta grazie a una ricerca molto complessa dal punto di vista tecnico. Oppure ha rimandi vintage, come i miscelatori termostatici multifunzionali Hi-Fi di Gessi che uniscono acqua e musica, hi-tech e hi-touch, ma le cui forme rimandano gli impianti ad alta fedeltà degli anni ’80 e ’90.

3. Il bagno vintage 

Il bagno retró è una tendenza consolidata, una richiesta che non passa mai di moda. Dagli specchi alle lampade, dalle consolle della nonna ai dettagli decorativi, può essere anche solo un elemento a trasportare una stanza indietro nel tempo. Oggetti rinvenuti nei mercatini di antiquariato o modernariato, ma anche di cimeli di famiglia rinvenuti in soffitta che possono continuare ad abitare gli interni con una funzione rinnovata.

Ma per allestire un bagno vintage c’è anche unintera collezione contemporanea, composta da vaschemobili specchi, dal delizioso sapore retróIdeato dallo studio Marcante-Testa per ex.t, Nostalgia è un progetto per la stanza da bagno, pensato per case di campagna ma anche di città, che rifacendosi a forme della memoria trasmette sensazioni rassicuranti

Ci sono poi dei bagni storici (davvero) iconici fonte incessante di ispirazione come quelli di Villa Necchi Campiglio, progettata negli anni 30 dell'architetto razionalista Piero Portaluppi.

In occasione del FuoriSalone 2021G.T.Design ha allestito linconfondibile dimora milanese con la capsule collection Kama 20|21 che celebra i 20 anni della collezione di tappeti.

4. Il bagno XS

Che sia il primo o il secondo bagno, spesso il problema è il poco spazio disponibile. La soluzione? Combinare e ottimizzare. Con qualche accorgimento e i prodotti giusti persino i bagni di dimensioni più ridotte possono diventare funzionali e comodi. Anche quando i metri quadri scarseggiano, infatti, soluzioni modulari dalla spiccata libertà compositiva permettono di realizzare composizioni personalizzate su misura al centimetro, letteralmente senza rinunciare a nulla.

L’arredobagno, se ben studiato, non conosce quindi limiti di dimensione: se lo spazio è contenuto con la giusta combinazione di mobili disponibili in numerose dimensioni, complementi e mensole abbinabili e attrezzabili è possibile coniugare al meglio stile, praticità ed estetica.

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Ottimizzano spazi e creano inediti incastri, i lavabi Oblon di Novello. Per disegnarli Stefano Cavazzana si è ispirato ai tradizionali barattoli giapponesi con doppio coperchio per la conservazione ottimale del tè. Il programma comprende il vassoio del lavabo che diventa un pratico beauty, mensole, consolle, contenitori, specchi dotati di porta tablet/smartphone, sgabelli che possono essere usati anche come portasalviette, aste attrezzate con portabiti e tanti altri elementi funzionali che danno vita a composizioni complete anche in spazi contenuti.

5. Il bagno con la vasca o con la doccia?

Il bagno affonda le sue radici nella tradizione antica della cultura greca, turca e romana, quando era concepito come spazio pubblico. Nel corso del tempo è entrato a far parte dell’ambiente domestico, fino a diventarne protagonista. Nei contesti abitativi odierni, infatti, il bagno è il luogo dove purificarsi a contatto con l’acqua, elemento naturale, ancestrale ed evocativo, che richiama la prima forma di abitare’ in assoluto, quella nell’utero materno.

Ma per entrare in contatto con l’acqua e il suo flusso benefico si pone, inevitabile, l’eterna domanda meglio la vasca o la doccia?”. Una domanda che non troverà mai una risposta univoca: entrambe le soluzioni presentano svariati pro e contro. Se un bagno caldo in una vasca, possibilmente a centro stanza con luci soffuse e candele aromatiche, viene ritenuto il rituale del relax per eccellenza, i sostenitori della doccia asseriscono che questa rappresenti un modo più pratico, rapido e igienico per lavarsi e che consumi meno acqua.

Nel caso non si riesca a risolvere lenigma in modo soddisfacente, non mancano le soluzioni ibride: tinozze con colonne doccia fissa per esempio, che alla domanda vasca o doccia?possono rispondere: entrambe. Insomma, la scelta rimane (molto) personale.

6. Il bagno living

Un tempo considerato stanza di servizio, un luogo angusto dove lavarsi ed espletare funzioni corporali, oggi è il bagno è il luogo votato al benessere e al comfort, quindi da valorizzare, persino esibire.

Complici le restrizioni imposte dalla pandemia, il bagno contemporaneo è diventato un hub multifunzionale dove svolgere anche altre attività: lavorare, studiare, leggere, chattare... Gli elementi e i materiali che lo arredano assumono ora un ruolo centrale: la stanza da bagno è stata quindi invasada finiture pregiate e decori, stampe fotografiche e libri, perfino opere darte e oggetti preziosi.

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Il salotto in bagno è quindi una risposta alla crescente domanda di un rifugio di benessere individuale, confortevole e accogliente, persino lussuoso e coordinato, dove trovare la propria privacy allinterno delle mura domestiche, in tempi pandemici troppo affollate. Come quello che si può allestire con White Tulip, la prima collezione completa firmata da Philippe Starck per Duravit. Dalle vasche ai lavabi, dai mobili a vasi e bidet, dagli specchi fino alla rubinetteria, tutti gli elementi hanno una forma distintiva, scutorea ma delicata, ispirata a alla silhouette di un tulipano in fiore.

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7. Il bagno multiaccessoriato, multitasking e multifunzionale

Se oggi il bagno ospita svariate attività, gli elementi che lo compongono devono essere necessariamente smart, dinamici e multifunzionali. Come la nuova linea Elementa di Ritmonio che consente la massima libertà compositiva. La nuova serie di accessori modulari permette infatti di personalizzare gli spazi votati al benessere ma anche alla praticità. La collezione è composta da elementi pensati per dare la possibilità a tutti – progettisti, designer ma anche utenti finali – di plasmare e impreziosire ambienti ‘su misura’ in prima persona.

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E dal bagno, i complementi d’arredo possono migrare nelle altre stanze. Come la collezione Franky di Azzurra: costituita da specchio, mensola e seduta, è stata pensata da Diego Grandi per invadere, grazie alla sua trasversalità mutevole, gli altri luoghi della casa.

8. Il bagno doppio

Nelle ristrutturazioni, il bagno è in media il secondo ambiente in cui vengono apportate delle migliorie dopo la camera da letto. Nell’era post Covid, intercettare e assecondare i nuovi bisogni è quindi diventato cruciale. In contesti abitativi contenuti o dove vivono famiglie numerose con impegni quotidiani distribuiti nei medesimi orari si può optare per un bagno con il doppio lavandino.

Le parole d’ordine allora sono funzionalità e, perché no, simmetria: ambienti bagno essenziali ma accoglienti, eleganti ma al contempo accessibili. Come quelli realizzabili con la collezione Laguna disegnata da Matteo Thun & Antonio Rodriguez per Jaquar. Una linea completa di sanitari, rubinetti, cabina doccia, mobili e accessori dalle linee leggere. Flessibile e componibile in base alle diverse esigenze, stilistiche e funzionali, Laguna associa forme semplici, colori caldi e materiali di alta qualità per offrire un’ampia gamma di combinazioni che durano nel tempo. Singole o doppie.

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9. Il bagno e il corpo

Il corpo è il confine, la membrana tra noi e il mondo. È il ricettore di tutti gli stimoli sensoriali che provengono dall’esterno. La relazione con la corporeità è quindi al centro della progettazione della stanza da bagno, dal punto di vista igienico ed ergonomico ma non solo.

Per rendere al meglio questa relazione, Kaldewei ha affidato a Bryan Adams il racconto artistico del piatto doccia a filo pavimento Superplan Zero di Werner Aisslinger che enfatizza la commistione tra la resistenza dell’acciaio smaltato riciclabile e la leggiadria plasmabile dei volumi, quelli del prodotto e quelli dei corpi che sopra vi danzano. Il celebre musicista e fotografo ha infatti trasformato il piatto doccia in un palcoscenico perfetto per il coreografo canadese Eric Gauthier, i ballerini Arielle Martin, Tatiana Martinez e il solista Federico Spallitta.

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10. Il bagno rigenerante

È nella ricerca dell’Art de Vivre che nelle più antiche tradizioni di tutto il mondo dal Giappone al Marocco passando per la grande cultura termale dell’antica Roma si ritrovano rituali in grado di creare armonia, benessere e rigenerazione psicofisica.

Ed è dalla tradizione finlandese da cui nasce la sauna che Megius ha tratto ispirazione per ideare la luminosa Exen Sauna che si distingue per tre pareti totalmente in vetro, compresa quella d’accesso con porta scorrevole, e una in legno di abete, come le diverse attrezzature. La stufa (il kiuas), dalla quale viene emanato il vapore e sulla quale vengono poste le pietre calde (kivet), è situata nella parte anteriore della sauna e si regola dall’interno attraverso una manopola di comando. La tecnologia, quindi, a supporto di rituali antichi.

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Ma il bagno può anche spostarsi fuori dalle mura domestiche: su una terrazza, in giardino, vicino alla piscina e, perché no, sul pontile di un lago di montagna, simbolo di rigenerazione sferzante e tonificante. Gli elementi del bagno, se realizzati con materiali resistenti a qualsiasi condizione atmosferica come la doccia esterna in acciaio Inox 316L dotata di pratica doccetta di Guglielmi, possono infatti essere collocati negli spazi outdoor per un benessere en plein air.

 

Photo cover: Mattonelle Margherita, design Nathalie Du Pasquier per Mutina.