Tra sacro e profano, architettura, arte, design e cultura, nel mondo (ampio e variegato) del progetto creativo aleggia una sensazione che potremmo azzardarci a definire mistica.
Abbiamo selezionato diversi progetti di recupero e riconversione che donano una seconda vita a luoghi storici, intrisi di spiritualità, ma anche a oggetti, materiali ed epoche del passato, preservandone l’autenticità, potenziandone la bellezza e adattandoli alla contemporaneità.
Una sensazione mistica, quella incentrata sul silenzio e sul raccoglimento, che inizia da se stessi.
La nuova veste (di design) della biblioteca del millenario Monastero di Camaldoli
Fondata all’inizio dell’XI secolo da San Romualdo, la comunità dei monaci benedettini Camaldolesi raccoglie in un unico luogo, immerso nella natura toscana, a pochi chilometri da Arezzo, la dimensione solitaria del Sacro Eremo e quella collettiva del Monastero.
Qui, accanto all’antico laboratorio galenico e alla chiesa in stile barocco, è stata realizzata la Biblioteca Moderna, nata dal progetto di riqualificazione dello storico luogo votato alla custodia del patrimonio culturale, curato dallo studio Menichetti + Caldarelli architetti. L’intervento, che ha interessato la parte seminterrata del complesso, ha creato un dedalo di stanze e passaggi, fra ambienti stretti e lunghi, dagli antichi soffitti a volta in pietra e mattoni.
Avvolto in un bianco etereo, si dispiega un dedalo di stanze e passaggi
Gli ambienti, contenuti e intimi, accolgono, tavoli dall’effetto sospeso e librerie dalle linee contemporanee che si integrano all’architettura esistente. Nella loro linearità essenziale, gli arredi firmati Lago sono in grado di mantenere inalterata la componente umana, simbolica e spirituale del luogo.
Il risultato è uno spazio aperto al pubblico dove stanze allestite con soluzioni d’arredo versatili e funzionali all’archiviazione e alla consultazione dei volumi si alternano a corridoi avvolti in un bianco etereo.
Un archivio della memoria custodisce 50.000 libri preziosi
La scansione ordinata dei volumi – puri e austeri – degli armadi Fantin crea un vero e proprio ‘archivio della memoria’, dal 1200 ai giorni nostri. La biblioteca secolare raccoglie infatti un patrimonio librario di circa 50.000 volumi.
“L'entrata della biblioteca comporta un distacco dal tempo veloce e accelerato della quotidianità per farsi toccare da un ritmo diverso, dove lo spazio architettonico conduce dentro un tempo esistenziale di ascolto, di lettura, e di profondità” spiega Don Alessandro Barban, Priore Generale della Comunità Monastica di Camaldoli.
“Si tratta di acquisire un respiro altro, fatto di attenzione, calma e pace. Per leggere, studiare e pensare occorre silenzio, attesa, vera ispirazione” prosegue il priore. “Personalmente mi piace lo spazio contenuto degli ambienti, che chiama alla concentrazione, alla custodia, quasi al segreto della cella monastica”.
Ancora oggi, a distanza di mille anni dalla sua nascita, la comunità di Camaldoli è un luogo di vita monastica e di ricerca spirituale, animata tutto l’anno da pellegrini e visitatori.
In Bavaria, il quartier generale di un’impresa di costruzioni comprende un ex convento
Il nuovo quartier generale dell’impresa di costruzioni Josef Rädlinger, nella cittadina svizzera di Cham, è un complesso nato dalla fusione di un edificio direzionale contemporaneo e dell’antico convento attiguo.
L’insieme armonico, progettato dallo studio di architettura Berschneider + Berschneider, offre ambienti di lavoro contemporanei e accoglienti. Con vista sui boschi bavaresi, i luminosi spazi sono arredati con versatili mobili Thonet dal design senza tempo.
L’ex convento, completamente ristrutturato, ospita diverse sale, oltre alla cucina aziendale con ristorante e bar. Cuore dell’edificio l’imponente sala da pranzo dove vistosi lampadari e l’aerazione integrata in canne d’organo dorate rimandano alla sacralità di cui lo spazio è intriso. Qui, le celebri sedute mordenzate nere del modello 214 (N. 14) di Thonet creano un interessante contrasto con il parquet originale in rovere dando vita all’atmosfera tipica di un caffè più che di una mensa.
Non manca un tocco (profano) italiano
L’ex convento ospita anche un bar dal richiamo immediato al Bel Paese: accanto agli eleganti sgabelli 204 MH in legno curvato di Thonet, spiccano, incorniciati alle pareti, celebri poster pubblicitari italiani.
Gli spazi monumentali di un monastero del Seicento rivivono in un resort
Antichità e austerità intrecciati a pace e meditazione. Riscoprire la forza monumentale e la dimensione spirituale di un antico centro monastico e farne gli elementi caratterizzanti di una struttura alberghiera votata al benessere.
Questi gli obiettivi che ha guidato lo studio noa* network of architecture nel progetto di ristrutturazione del Monastero delle Serve di Maria Addolorata di Arco, nell’alto Lago di Garda. Un imponente complesso edificato a partire dalla seconda metà del Seicento, circondato da un alto muro di cinta e affacciato su un ampio giardino interno, che oggi rivive – trasformato – nel Monastero Arx Vivendi, un resort tanto rigoroso quanto avvolgente.
Ad Amsterdam, un’ex chiesa è stata riconvertita in una struttura ricettiva low budget
L’ex chiesa di Santa Rita di Amsterdam è diventato un albergo inedito, sia per la location – monacale – di grande fascino sia per la proposta di accoglienza a costi contenuti. Progettato dall’architetto Alexander Kropholler negli anni Venti, l’edificio monumentale ma dall’architettura austera in mattoni rossi, ospita oggi il nuovo Bunk Hotel Amsterdam.
Il progetto di riconversione, firmato dall'architetto Rob Salemans dello studio Raumkultur con il proprietario Robin Hagedoorn e un team di creativi olandesi, ha rispettato l’edificio originale: l’esterno è rimasto intatto, a illuminare l'ingresso solo una scritta fuxsia al neon, così come gli archi in mattoni e la capriata in legno all’interno.
Arte: nel 2023 la spiritualità trasformerà radicalmente l’HangarBicocca
È stata presentata la programmazione del 2022-2023 di Pirelli HangarBicocca: otto mostre monografiche di protagonisti della scena internazionale tra cui spicca quella dedicata a Gian Maria Tosatti, la cui ricerca si incentra sull’idea di collettività e memoria, nella loro valenza storica, politica e anche spirituale.
Il progetto espositivo a cura di Vicente Todolí, in programma dal 23 febbraio al 16 luglio 2023, è concepito come un grande intervento ambientale che trasformerà radicalmente lo spazio dello Shed.
Design: le sale affrescate di un ex convento diventano il set dello shooting di Draga & Aurel
Draga & Aurel intraprendono una sorta di viaggio alla ricerca di scorci pittoreschi per rendere omaggio ai luoghi sconosciuti, recuperati o addirittura abbandonati del lago di Como, terra di adozione e d’ispirazione della coppia di artisti-designer Draga Obradovic, serba, e Aurel K. Basedow, tedesco.
Le pareti affrescate dell’ex convento di Santa Caterina a Como, edificato nel 1634 su basi della fine del 1200, accarezzate dalla luce che, dalle ampie vetrate, inonda le alte sale echeggianti, diventano il conturbante set di una nuova serie fotografica firmata da Riccardo Gasperoni in cui la storia e l’arte antica entrano in dialogo con i pezzi di art design Transparency Matters enfatizzandone il senso di reinvenzione.
Una location graffiante. Nuda
Un luogo dove sacro e profano, leggerezza e solidità, luci e ombre convivono, ad evocare, in un gioco di rimandi, le stesse sensazioni restituite da tavolini, console, panche, lampade e divisori realizzati a mano che giustappongono tonalità e riflessi, trasparenze e consistenze, texture e materiali contrastanti: resina, cemento, vetro e bronzo. Oggi l’ex convento sconsacrato e abbandonato è diventato la sede dell’associazione culturale non-profit Borgovico 33 che promuove progetti artistici contemporanei.
I volti mistici, dissacranti (e dirompenti) della creatività: Antonio Aricò e Federico Cannata
Narratore in grado di contaminare le tradizioni e il folklore della sua terra – la Calabria – con un linguaggio tanto contemporaneo quanto autentico, Antonio Aricò rivisita il design come rito, intriso di spiritualità. Come art director di Materia Independent Design Festival 2020 ha coinvolto progettisti affermati e giovani talenti nella reinterpretazione dei simboli religiosi e degli arredi delle chiese.
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Mediterraneo, narrativo e pop anche l’artista e fotografo Federico Cannata. Nato a Modica, crea opere – infiammate da uno squillante verde lime – dagli accenti evocativi che rimandano all’architettura barocca e alla spiritualità siciliana. Immagini dagli immediati richiami contemporanei si mescolano a imponenti cattedrali e opulenti palazzi aristocratici.
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