La pandemia ha probabilmente assestato il colpo di grazia alla immutabilità rigida degli spazi fisici (si pensi solo alle postazioni di lavoro), a vantaggio di una fluidità irreversibile a cui le aziende più smart hanno già iniziato a far fronte.
Flagrante indizio di questa tendenza è il proliferare delle lampade ricaricabili e portatili, spesso adatte anche agli ambienti outdoor, che brand prestigiosi e altri maggiormente di nicchia affidano nelle mani di designer lieti di accogliere questa nuova sfida creativa.
Davide Oldani non è un designer, ma con la sua Bontà, disegnata per Artemide, riesce a riflettere sull’interazione tra luce, cibo e convivialità. La sua lampada è definita da un corpo in vetro bianco opalino che diffonde la luce, mentre nell'incavo superiore è inserita una ciotola (sempre in vetro) pensata per contenere alimenti da condividere. Una ciotola più alta e una più ampia, inoltre, possono combinarsi o alternarsi alla sua sommità.
Secondo lo chef, “Bontà svela i suoi segreti quando la porti in tavola, e ne scopri la magia quando si combina con il cibo. Non è la lampada, infatti, ma la luce stessa ad accogliere il cibo e a esaltarlo nell'interazione che si crea”.