La meta-tendenza 2024 - il desiderio di connettersi con la natura e di abitare in spazi fluidi - si concretizza in 10 suggerimenti di interior design: colori, sfumature, accessori, pattern e texture per ispirarsi

Le migliori idee per arredare la casa nel 2024 partono come sempre da noi: da chi siamo e da cosa vogliamo.

La connessione con la natura e il bisogno di circondarsi di spazi fluidi, capaci di accogliere esigenze diverse nei vari momenti della giornata, continuano a essere il baricentro delle scelte decorative per il 2024.

Le novità riguardano le risposte a queste esigenze, che ora si allargano verso una fusione di stili in grado di dare vita a soluzioni dal forte impatto visivo.

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1. Una sfumatura? Dal giallo vaniglia all’oro per dare luce

La prima tra le idee per arredare la casa nel 2024 è l'uso di sfumature che regalano luce.

Limitless e Peach Fuzz, i colori dell’anno secondo le ricerche dei più importanti brand del settore vernici, hanno più di una caratteristica comune: danno luce perché contengono il giallo, riempiono lo spazio perché multisensoriali e sono sfumature emozionali. “Già negli anni 50 - spiega la color designer Francesca Valan - i colori pastello avevano trovato un ruolo da protagonisti nelle case, ma il significato simbolo era profondamente diverso. Allora erano i colori dell’ottimismo dato dalla fine della guerra, oggi suggeriscono una dimensione di evasione e di fuga dalla realtà. Si usano per creare ambienti capaci di stimolare emozioni positive”.

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2. Un colore portante? Il terracotta, caldo e vibrante

La color designer Francesca Valan definisce il terracotta un colore mondiale, forse l’unico capace di unire paesi e culture con un linguaggio universale: quello delle sfumature della terra.

“È il re dei colori iconici italiani - prosegue Valan - colore senza tempo tanto necessaria in questo momento per non restare imprigionati nell'altalenanza delle mode. Il terracotta offre sicurezza, solidità e calore e cambia, proprio come la terra, dal giallo al rosso.

Funziona dove si vuole, a parete e a pavimento, sugli oggetti, sulle stoviglie… e persino sugli elettrodomestici”.

3. Un accessorio? Il paravento che separa e decora con leggerezza

Terzo tra le idee per arredare la casa nel 2024 è un oggetto che abita con dignità il confine tra arte e design, tra decorativo e necessario, il paravento. Riscoperto da diverse aziende per la sua versatilità, dote indispensabile negli interni fluidi contemporanei, a questo interessante accessorio in questi mesi è stata dedicata al paravento addirittura una mostra, “Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries”, alla Fondazione Prada di Milano fino al 22 febbraio 2024.

L’ampia esposizione, a cura di Nicholas Cullinan, indaga la storia e interpreta i significati dei paraventi, ripercorrendo le traiettorie di reciproche contaminazioni tra Oriente e Occidente, i processi di ibridazione fra diverse forme d’arte e funzioni, le collaborazioni tra designer e artisti e, infine, la creazione di opere inedite.

4. Un’ispirazione? Le cabine, micro baite, nella foresta o su un’isola scandinava

Il bisogno di contatto con la natura, di fuga dalla città, di ricerca di una distanza misurabile e non solo apparente tra lavoro e tempo libero, stanno spingendo verso la direzione dell’isolamento.

Forse non così facile da tradurre in una scelta reale (o in idee per arredare la casa), ma molto facile da immaginare, tanto che l’argomento 'cabins' su Instagram è uno dei più cliccati.

Lo sguardo si perde, così, tra piccole abitazioni in mezzo ai boschi o affacciate su affascinanti scogliere nordiche. Possiamo cercare di raggiungerle grazie alle strutture di ospitalità sempre più organizzate e diffuse come l’Arctic TreeHouse Hotel di Rovaniemi, in Finlandia, o almeno provare a portare in casa qualche pezzo giusto per ricreare quell’atmosfera incantata.

5. Una speranza? La connessione tra natura e tecnologia

Argomento di profondo dibattito negli ultimi anni che, dagli ambienti più accademici, sta raggiungendo bisogni e soluzioni concrete. In che modo l'incontro tra natura e tecnologia può dare vita a opere di design innovative? Questa è una delle domande che hanno guidato, per esempio, la terza edizione di Next Design Perspectives, l'appuntamento annuale organizzato da Altagamma alla Triennale di Milano e che ha cercato di rispondere dando voce ad artisti e designer da tutto il mondo.

Lonneke Gordijn, fondatrice insieme a Ralph Nauta dello Studio Drift, ha mostrato come il movimento possa diventare una metafora per l'adattamento dell'uomo: “Ci adattiamo all'ambiente anche grazie al movimento.

Una volta ero in barca con amici e mi sono resa conto di sentirmi felice perché ero in costante connessione con il movimento del mare. I nostri corpi sono diventati un tutt'uno con le onde”. E sono proprio le onde del mare protagoniste di alcune opere di design create dallo Studio Drift, come l’installazione Flylight.

6. Un investimento? Le pietre miliari del design evergreen.

Quello del design è un settore giovane che ha ancora molta strada da fare prima di raggiungere il ben più stabile mercato dell’arte, ma ormai quasi tutte le case d'asta gli dedicano un dipartimento.

Dal modernariato al collectible design contemporaneo, il design d’autore sta suscitando sempre più interesse preannunciandosi come una delle prossime appetibili aree d’investimento in cui gli amatori capitalizzeranno per integrare le proprie collezioni.

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Nel privato, decidere di acquistare in un pezzo d’arredo disegnato da un nome importante del settore, può essere un punto di partenza per una futura collezione o anche solo la soddisfazione di aggiungere un elemento duraturo e di sicura qualità ai propri spazi.

7. A proposito di pattern e texture? Lo stile bohémien degli anni 70

Sono diversi gli stimoli che stanno raggiungendo la nostra voglia di décor dagli anni Settanta.

Se per quanto riguarda le strutture fisse e i colori di pareti e pavimenti il desiderio si indirizza verso scelte sicure, a volte rigorose, prendendo in esame gli accessori e i tessuti si respira una voglia di massimalismo, di accostamenti di colore e fantasie esagerate.

Il senso di ribellione che si respira nelle piazze delle città, suggerisce la rottura degli schemi con arredi ironici , motivi optical e macro pattern, magari usati come carta da parati per enfatizzare un angolo di casa.

8. L’ambiente prediletto? La cucina.

I mesi della pandemia da una parte e dall’altra l’apprezzamento, condiviso da molti, per gli show televisivi che vedono gli chef come protagonisti, la cucina si è ripresa a gran voce il titolo di focolare domestico.

L’interior designer Mariella Asaro, dello studio Salefino di Agrigento, spiega che non in solo in casa i clienti chiedono cucine ampie e perfettamente attrezzate per il lavoro e la convivialità, ma anche da parte di locali pubblici e ristoranti la richiesta è quella di ambienti cucina pensati per essere vissuti anche dagli ospiti.

9. Desiderio di praticità? Mobili multifunzione e soluzioni storage intelligenti.

Gli arredi multiuso, spostabili o pieghevoli, hanno fatto capolino nelle nostre case negli ultimi anni, per proporsi nel 2024 come veri protagonisti.

Così, nel living un piano scrittoio a scomparsa in una consolle o un letto in più nascosto nel pouf, non sono più soluzioni per le case dei giovani, ma appartengono all’immaginario comune.

Gli scenari domestici mutano velocemente, nelle ore del giorno e nei giorni della settimana, e per ognuno di essi c’è bisogno di una risposta concreta, confortevole ed esteticamente piacevole.

10. Evitare pentimenti? Saper scegliere mobili realizzati con materiali riciclati..

Tra le idee per arredare la casa più benvolute c'è quella di scegliere arredi ecosostenibili, anche se farlo ma non è ancora così semplice. Si tratta, infatti, di un settore in continuo aggiornamento e in cui è facile perdersi in comunicazioni aziendali poco chiare. Ci sono arredi realizzati con materiale riciclato (legno o plastica rigenerata), ma non sempre il riciclo ha origine da vere fonti di scarto né in percentuali rilevanti.

C’è poi il settore del design biocompatibile che riguarda l’uso di materiali naturali atti a migliorare la qualità dell’aria, ma anche in questo caso, conviene capire da quali fonti di approvvigionamento provenga.

Se, insomma, l’intenzione è buona, per portarla a buon fine occorre impegnarsi in una ricerca approfondita. E noi vi aiuteremo con la consulenza di esperti.