Negli ultimi anni, il dialogo già intenso con l'architettura è diventato sempre più serrato nelle opere di Camille. "Quando opero sulle facciate di edifici, il mio istinto è di essere sensibile proprio all'idea progettuale alla base di quella costruzione: non mi piace dipingere come su una tela piatta. Per questo, adoro incorporare i dettagli delle facciate nei miei pattern. E per questo, quando inizio a lavorare, cerco da subito di avere a fianco gli architetti. Arte e forma devono procedere di pari passo. È una strada lunga da percorrere, ma mi piace farlo".
Tra le sfide recenti di Walala c'è la tridimensionalità. Dopo anni di artwork su facciate e progetti di interior – da quello, instagrammatissimo, di Brooklyn commissionato da WantedDesign, dove i pattern sono mutuati dal ritmo architettonico delle finestre di un edificio industriale alto quaranta metri, al labirinto immaginifico realizzato alla Now Gallery di Londra – già dal 2018 Lady Pattern si cimenta con l'arredo urbano in occasione del London Design Festival.