Sarà vero che ci sono dei distretti del FuoriSalone che ormai si connotano come improntati al ‘sociale’ (Ventura-Lambrate), mentre altri sono impregnati di puro show off?

E che dire, allora, della reiterata volontà di Marni, che ogni anno propone scenografiche installazioni e deliziosi manufatti esotici a scopo di charity?

Che dire anche del Circolo Marras, rara oasi di pace e poesia, che quest’anno con Segno Italiano ha posto in evidenza artigiani sardi dalla misconosciuta e incantevole cesteria (in vendita a prezzi abbordabili)?

È un’impronta realmente diversa quella delle grandi firme della moda al FuoriSalone, su cui dovrebbero riflettere le grandi firme dell’arredo a volte finalizzate solo a esposizioni profittevoli: ma chi semina, raccoglie…

E adesso raccoglie bene anche l’eco-sostenibilità di Goodesign alla fascinosa Cascina Cuccagna: progetti, a volte anche minimi, che destano interesse per l’originalità, l’efficacia e, oltretutto, per non inquinare il pianeta.

Ma, su tutto, svetta la bieca maestosità del ‘primate in cattedra’, posto all’ingresso dello Spazio Rossana Orlandi: molto invadente, anche nel palesare l’attuale, primitiva brutalità di una parte di società contemporanea…

 

di Olivia Cremascoli – foto di Sergio Anelli

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Al sempre più labirintico Spazio Rossana Orlandi, quest’anno anche un ‘Gorilla su cattedra’ di Marcantonio R. Malerba (marama.it), il giovane autore di Sending Animals, la già celebre serie per Seletti.
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Lo showroom di Marni si è mutato nel Mercado de Paloquemao di Bogotà (Colombia) tra frutti esotici e manufatti in edizione limitata, dai centri-tavola agli arredi. Ricavato delle vendite devoluto a Anayibe Rincon’s Workshop.
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Lo studio israeliano Magenta, vincitore nel 2014 del Lexus Design Award, ha mostrato, presso le Residenze Litta, la sua nuova collezione, tra cui il mobile Sophie, distribuito da Dilmos Milano.
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Completamente restaurato, tutto stucchi e fregi, Palazzo Litta, organizzato da Mosca Partners e dalla rivista Damn°, ha ospitato Materials. a Matter of Perception, che tra gli altri esponeva Xam (nuovo marchio di Classicmobil), e dal suo imponente letto a baldacchino.
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Knoll International ha festeggiato anche nello showroom milanese, con un’apposita mostra (gioielli, sculture, stampe), il centesimo anniversario della nascita di Harry Bertoia, progettista della celeberrima serie di sedute.
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Knoll International ha festeggiato anche nello showroom milanese, con un’apposita mostra (gioielli, sculture, stampe), il centesimo anniversario della nascita di Harry Bertoia, progettista della celeberrima serie di sedute.
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Presso la nuova e iper-fascinosa sede milanese di CLS Architetti, insediata nell’ex chiesa di San Paolo Converso, It’s all about meal, una declinazione di tavole, disegnate da Massimiliano Locatelli in collaborazione con Glas Italia, apparecchiate da Appeal for Meal.
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Gufram, lo storico marchio fondato nel 1966 e acquisito a fine 2011 da Sandra Vezza, che l’ha poi insediato Barolo (Cn), ha tra il resto presentato da Rossana Orlandi la ‘dimenticata’ e gloriosa Cova, disegnata nel 1973 da Gianni Ruffi.
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In Via Pizzi 29, presso un’ampia ex-tipografia, si sono installati artisti, designer e artigiani, tra cui Cambio, arredi realizzati con legni dismessi di antichi templi di Ubud/Bali e ceramiche italiane Gaya Ceramic, prodotte a Sayan/Bali.Un nuovo indirizzo creativo, a ridosso della nuova Fondazione Prada.
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Voliera (5 x 5 metri) con nidi sospesi per 50 svolazzanti diamantini e meccanismi rotanti: i nidi-cesta di Annalisa Cocco e Roberta Morittu per Imago Mundi (2005), sono qui re-interpretati da Antonio Marras attraverso l’utilizzo di suoi tessuti e di sue tipiche cromie. Il Sentiero dei nidi di ragno, in collaborazione con Segno Italiano, ha vinto il Milano Design Award del FuoriSalone 2015 per il miglior allestimento.
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I manufatti dei migliori artigiani di Monte Putzu (Sardegna), che hanno creato cesti e gerle intrecciati a mano (in canna di fiume, mirto, ulivo, salice), decorati da interventi tessili estrapolati dagli ‘scampoli’ di Antonio Marras, sardo di Alghero. La collezione è stata realizzata grazie a Segno Italiano, marchio che setaccia i virtuosismi artigianalii italiani in via d’estinzione, e li rilancia su territorio nazionale.
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Presso Palazzo Litta ha, tra gli altri, esposto Emmanuel Babled con Prime Matter, mostra personale che metteva in evidenza le limited editions del progettista francese, tra cui la scenografica installazione dell’immagine, realizzata dalla muranese Vetreria Vistosi.
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In piazza San Fedele, Ford Motor Company ha affidato ad Attilio Stocchi l’installazione ‘Favilla, ad ogni luce una voce’: all’interno proiezioni multi-mediali che indagano i multipli modi in cui la luce si muove nello spazio, ma anche i fenomeni naturali, quali la fotosintesi e l’arcobaleno.
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Presso le nuove Residenze Litta (progettate da Michele de Lucchi), Zillij’, begli oggetti bi-funzionali, in acciaio inox (ricordano i piatti di una batteria), che sono utilizzati di giorno come parasoli e di notte come riflettori, progettati da Magenta Ideal Form Workshop, di Gerusalemme.
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Presso lo spazio Rossana Orlandi, Alessandra Baldereschi ha presentato Grandmother Tips (i consigli della nonna), cioè il recupero di ricette antiche naturali, basate sulle erbe aromatiche, racchiuse in oggetti utili sia per le pulizie domestiche, che per la cucina tutta salute.
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Francesca Campioli, ideatrice de LaMiaMe, cioè personalizzabilli e snodatissime bambole-gioiello, sorta di avatar di chi li indossa, per il FuoriSalone ha lanciato nel suo atelier di via Cusani ‘Skizza la tua anima fashion’, cioè: interpretazioni artistiche a matita con Fabio Ki e Giuliana Pignolo.