Progettata nel 1939 da Mario Asnago e Claudio Vender, la sedia Moka fa parte della collezione Flexform dal 1985. Oggi viene riproposta nella nuova versione per esterni Moka Outdoor in tubolare di acciaio inox austenitico 316 con finitura elettro-lucidata o nella variante verniciata a forno con polveri epossidiche nei colori bianco, verde kaki, rosso vino e brunito, con la seduta in cordoncino di fibra di poliestere o gomma poliuretanica. È disponibile anche con struttura in massello di iroko naturale, laccata bianca o tinta di grigio.

Il divano Marenco, disegnato nel 1970 da Mario Marenco per Arflex, compie 50 anni. Oggi viene realizzato con struttura in metallo e multistrato di betulla con molleggio dello schienale a cinghie elastiche. Le imbottiture presentano una nuova composizione di materiali, per un maggior confort, e i nuovi rivestimenti sono sfoderabili, tranne che per la versione in pelle. La lampada Giogali SP 3E è realizzata grazie al sistema componibile decorativo d’illuminazione progettato nel 1967 da Angelo Mangiarotti, basato sull’elemento del gancio, inizialmente prodotto da Vistosi in cristallo trasparente, poi proposto in 10 finiture colorate trasparenti e metallizzate, trattate con speciale vernice protettiva ecologica, alle quali oggi si aggiungono due nuove colorazioni: rame e nichel nero. È assemblabile in versione da tavolo, da soffitto, sospensione, da parete e può essere impiegato per grandi lampadari e strutture di qualsiasi dimensione.

Disegnata da Enzo Mari nel 2002, la sedia impilabile Mariolina Mono è prodotta oggi da Magis con alcuni nuovi dettagli: la sezione delle gambe, in tubolare d’acciaio naturale o verniciato nero, è diventata più esile, il sedile e lo schienale in polipropilene stampato ad iniezione standard sono fissati alla struttura non più con viti o rivetti ma tramite delle nervature in plastica stampate, poste sul retro dello schienale e sotto il sedile. Bulbo 57 è la prima edizione industriale di una lampada a soffitto ideata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1957 per la XI Triennale di Milano, e proposta oggi da Flos in una edizione attualizzata. Da una grossa lampadina industriale, oggi realizzata in borosilicato soffiato, è stata eliminata la virola dell’attacco a vite e il filamento in tungsteno è stato riprodotto con fonte a led dimmerabile. La temperatura della luce è di 2200K, in grado di replicare l’incandescenza tradizionale. È possibile creare installazioni personalizzate per mezzo di due fili in nylon che sorreggono le due sfere trasparenti.

Piedi Regolabili, tavolo disegnato nel 1951 da Ignazio Gardella per la galleria Altamira di New York e rieditato da Tato in una nuova versione: in origine era infatti proposto con il piano di forma ovale e oggi si presenta anche con piano tondo in noce oppure laccato, con pedini in ottone o cromo regolabili. Atollo, lampada da tavolo a luce alogena diretta, disegnata nel 1977 da Vico Magistretti e vincitrice nel 1979 del Compasso d’Oro. Viene prodotta da Oluce in alluminio in tre dimensioni differenti e nella nuova finitura color bronzo, che si aggiunge a quelle in oro, metallo bianco o nero e vetro.

Vanity Fair XC è la nuova versione, firmata da Poltrona Frau Style & Design Centre con la collaborazione di Roberto Lazzeroni, riadattata nelle dimensioni per i 90 anni dell’originale. Viene prodotta da Poltrona Frau con struttura portante in massello di faggio stagionato e imbottitura in crine vegetale modellato a mano e crine gommato. Sedile, schienale e braccioli hanno molleggio con molle biconiche in acciaio legate a mano e fissate su cinghie di juta. Il cuscino della seduta è imbottito in piuma d’oca con inserto in poliuretano espanso per conservarne la forma nel tempo. Chiodini rivestiti in pelle rifiniscono il retro e i fianchi della poltrona. Il rivestimento è in Pelle Frau® o in tessuto.

Nel 1997 Vico Magistretti disegna per Fritz Hansen la seduta impilabile Vico Duo che, per celebrare il centesimo anniversario della nascita del designer, viene ora aggiornata aumentandone leggermente l’altezza e adeguandola ai nuovi standard, aggiungendo i poggiabraccia ai braccioli e introducendo per la struttura in tubolare d’acciaio la nuova variante di colore nera. La seduta viene realizzata in noce, rovere oppure tinta nera. Il tavolo Frate, disegnato da Enzo Mari, nasce nel 1973 con la struttura composta da gambe in profilato di acciaio verniciato nero antracite, collegate da una trave in massello di faggio proposta oggi da Driade anche in essenza di rovere ebanizzato, noce Canaletto o rovere fossile. La struttura, elemento distintivo del progetto, è messa in evidenza dal piano rettangolare in vetro temperato trasparente da 12mm.