La rivoluzione del cibo
Tutti in cucina, quindi. Ma a cucinare cosa? Non è una domanda retorica, perché l’industria del cibo è una delle più discusse e vivaci dal punto di vista dell’innovazione e della ricerca. Il tema è rigorosamente polarizzato. Da una parte i virtuosi, quelli del “siamo quello che mangiamo”. Dall’altra gli evoluzionisti, quelli che “se non avessimo messo mano alle clave per cacciare saremmo ancora su quattro zampe”. Entrambi i partiti hanno ragione, anche perché a vivere questa contraddizione sono solo il 20% delle persone nel mondo. Il restante 80% cerca semplicemente di sfamarsi e rappresenta la vera sfida dell’industria alimentare. Che in ogni caso, neanche nella migliore delle ipotesi, riuscirà a garantire risorse sufficienti per nutrire in modo equanime tutti allo stesso modo. Tecnologia e industria si alleano quindi alla ricerca del sacro graal alimentare, in equilibrio fra cibo per gli astronauti e carne coltivata – decisamente molto sostenibile – e alternative plant-based più adeguate alle papille gustative e al comune senso del cibo.