A supporto dell’esposizione è stata realizzata una piattaforma digitale (che verrà presentata il 30 giugno): sarà un catalogo online della manifestazione, su cui l’evento verrà anche raccontato in streaming per il pubblico che non potrà parteciparvi fisicamente. E grazie a essa si potrà, inquadrando il QR code di ogni prodotto, acquistarlo direttamente presso un rivenditore.
A corollario del percorso espositivo ci saranno aree di relax, zone dedicate alla storia del design (in collaborazione con il neonato ADI Design Museum) agli studenti (a cura di Anniina Koivu) e al dialogo (con le Lectio, Talk e Conversazioni a cura di Maria Cristina Didero).
Le sfide che presenta un progetto del genere, dove gli oggetti dovranno essere posizionati in verticale (come in una sequenza di post Instagram in 3D) sono ovviamente molte: dalle modalità espositive a quelle della comunicazione delle identità dei brand, dalla possibilità di animare lo spazio con persone e materiali a quello di ricevere dealer o clienti in uno spazio necessariamente ridotto rispetto a quelli cui le imprese sono abituate. Per discutere questi dettagli e mostrare la flessibilità del concept e la sua adattabilità ai diversi desiderata degli espositori, il Salone prevede per il 3 giugno un incontro appositamente pensato per le imprese.