Segni ornamentali
Si tratta di uno sviluppo del tutto peculiare, specifico del nostro tempo, esemplificato da oggetti come la lampada fonoassorbente U-light di Timo Ripatti per Axolight o Console di Clémence Birot, in cui il disegno, pur scorrendo lungo le direttrici del razionalismo storico, le distorce verso una direzione ornamentale. Questo nuovo razionalismo decorativo - derivato non più dal rifiuto dell’ornamento ma dalla curvatura “relativistica” della sua stessa geometria strutturale, che viene trasfigurata in un segno ornamentale - risponde a una diffusa domanda di grazia formale post-materiale, resa tanto più urgente dai tanti processi in atto di virtualizzazione del prodotto. Sorgono così progetti come le lampade a sospensione Stile di Formidable Studio per Foris e lo specchio Vitruvio di García Cumini per Agape, la cui struttura sembra derivata dalla sublimazione, nel corpo dell’oggetto, di concetti geometrici che trascendono l’ordinarietà tridimensionale.