L'azienda ha affidato alla creatività dell'architetto americano una seconda capsule collection, una collezione di dieci tessuti che nel nome fa riferimento alla cottura nella fornace delle ceramiche

A ispirare Peter Marino è stata la collezione di ceramiche di Pierre-Adrien Dalpayrat, artista-ceramista francese di fine 800, noto per i suoi smalti innovativi e per aver inventato uno smalto color rosso sangue di bue, che prende il suo nome, il “rouge Dalpayrat”. I vasi multicolore realizzati da Dalpayrat colpiscono Peter Marino per il mix di colori degli smalti, ma anche per la loro modernità. “Ancora oggi le immagini astratte delle sue forme e le diverse combinazioni degli strati di smalto sono moderne”, spiega Marino.

Fiammature e matericità

Nella collezione Second Firing per Rubelli, il creativo ripercorre l’iter creativo dell’artista ceramista vestendo i panni dell’alchimista e trasferendo sul tessuto le fiammature e la matericità dei vasi di Dalpayrat: ecco che l’alchimia del crogiolo si ripete anche a telaio. Alla magia del crogiolo fa da contrappunto la magia della tessitura, che nasce dai complessi intrecci di fili di ordito e di trama e che in Second Firing dà vita a un mix cromatico dirompente.

Trame metalliche

I dieci tessuti della nuova capsule collection sono unici nel loro genere. Adatti per la decorazione e per imbottiti, sono realizzati con eco-nylon in ordito e cotone in trama. In alcune varianti, per evidenziare l’effetto lucido degli smalti delle ceramiche, sono state inserite anche delle trame metalliche. Di grande impatto visivo, i nuovi articoli trasmettono sensazioni forti e una energia che a tratti travolge.

Venezia: acqua e riflessi

In Acqua Luminosa e Acqua Profonda torna nel disegno e nei colori il tema dell’acqua, che Marino ha espresso nella precedente capsule per Rubelli. C’è anche quello dei riflessi che emerge con tutto il suo fascino in Riflessi di Luce e Riflessi Scuri grazie alla luminosità delle trame metalliche oro e bronzo. Il richiamo a Venezia e della sua laguna è evidente anche in Dalpayrat Blue e in particolare in Dalpayrat Glaze.

Combinazioni di colore

Se disegni e matericità nascono dalle ceramiche di Dalpayrat, molti colori sono gli stessi dei quadri di Paolo Veronese, pittore veneziano amato da Marino. Il suo occhio attento ha individuato nei dipinti le combinazioni di colore più interessanti e audaci, guidandolo nelle scelte cromatiche. Il rimando ai dipinti del Veronese si manifesta in particolare in Apoteosi di Venezia, in Blue Tiger (ispirato ai colori de “Il ritrovamento di Mosè”) e in Green Tiger (in cui il verde è quello del dipinto “Lucrezia”).

Alchimia dell'arte

In Second Firing, Peter Marino è riuscito a compiere una singolare alchimia, accostando le “cascate di cromie” di un artista “moderno” come Dalpayrat ai contrasti cromatici delle opere di un pittore rinascimentale. Una vera e propria alchimia dell’arte che sottolinea quanto l’arte sia per Marino un elemento imprescindibile del lavoro creativo.