Nasce Whispr, il progetto italiano di maglieria sostenibile che fa parlare i capi, esortando la parità di genere

Un ossimoro sancisce l’esistenza di Whispr, la collezione di maglieria made in Italy che sussurra intenti forti, in modo gentile ma con un impatto risonante.

Il progetto nasce da tre donne per sensibilizzare, esortare, asserire. È gentile perché sussurra (in inglese, whisper) ma lo fa ad alta voce, portando avanti l’emancipazione femminile e, ancor più, la parità di genere.

Whispr parla attraverso capi di abbigliamento. Perché la moda è uno strumento molto potente e in aggiunta, anche quotidiano: comunicare attraverso quello che indossiamo è una pratica sociale ingenua, nella maggior parte dei casi, che con Whispr diventa consapevole.

Il brand fiorentino dona infatti la parola a maglie e maglioni, borse e accessori, tutti realizzati con filati biologici e di altissima qualità, materiali certificati e a ridotto impatto ambientale.

Su ogni capo è ricamata un’affermazione, esortativa o dichiarativa, a seconda di come si sente di averne bisogno, che tiene alta l’attenzione su un tema imprescindibile oggi e sempre. ‘Mind the gap’, ‘Brave’, ‘Listen’, ‘Fifty Fifty, Please’: tra i sessi non ci dev’essere differenza.

Le founder della startup che ha dato vita a Whispr si sono impegnate a studiare anche una formula di proposta non convenzionale: le collezioni di maglieria seguiranno infatti periodicità personalizzate (non le canoniche stagioni da passerella), adattate alle tematiche di attualità e all’azione sociale a seconda del momento. Per le prossime, poi, sono anche previste collaborazioni creative con talenti della comunicazione, della moda, dell’artigianato.

Sofia Ciucchi – ceo e co-founder di Whispr – racconta come è nato il progetto.

Perché il marchio si chiama Whispr quando invece volete parlare forte e chiaro sulla parità di genere?

Il nome Whispr unisce il verbo sussurrare (in inglese whisper) con le pubbliche relazioni (pr). L'obiettivo è infatti sviluppare relazioni con associazioni, istituzioni, aziende e persone. Perché Whispr non è soltanto una linea di maglieria di alta qualità, ma anche una community di donne per le donne. È un brand che parla chiaro, per farsi ascoltare non è sempre necessario urlare, il nostro è un passaparola gentile.

Pensa che le donne giovani vogliano indossare i loro valori?

Assolutamente sì, anzi credo che le giovani generazioni siano molto attente ai valori di inclusività, diversità e uguaglianza di genere. E abbiano molta voglia di scendere in campo, di battersi in prima persona, di essere protagoniste.

Qual è la differenza fondamentale tra le giovani donne di oggi e quelle di ieri, in tema di parità di genere?

Negli anni sono state combattute e vinte molte battaglie, sono caduti tanti pregiudizi nel mondo femminile. Credo che la differenza stia solo nel fatto che oggi le donne hanno sicuramente accesso a più opportunità rispetto al passato, proprio grazie alle battaglie delle nostre madri e delle nostre nonne. Ma è ancora tanta la strada da fare, soprattutto in ambito lavorativo, economico e professionale.

Come è nato Whispr?

Con una chiacchierata tra amiche, donne con esperienze diverse nel settore moda, con cui condivido la passione per l'empowerment femminile. Dalla nostra voglia di trasformare quei valori e quel credo in un'impresa femminile fatta da donne per le donne, proprio attraverso il linguaggio della moda. Non c'è niente di più concreto che indossare un messaggio in cui si crede e che si vuole condividere con gli altri.

La moda sta facendo abbastanza sul tema della parità di genere?

La moda è sicuramente il settore che ha fatto di più sul tema della diversità, mettendo in discussione la netta suddivisione tra i generi. Cosa diversa è invece parlare di parità di genere. Anche in questo settore c'è ancora tanto da fare, soprattutto in ambito professionale in relazione alle posizioni manageriali apicali. Le donne sono le principali consumatrici del settore moda, ma sono ancora pochissime le aziende che fanno moda guidate da donne.

Whispr è una startup, come è nata?

È nata durante la pandemia, dalla volontà di tre professioniste di fare qualcosa di concreto partendo dalle proprie passioni. Whispr è una società benefit, che ha messo nel proprio statuto la mission di creare una maggiore consapevolezza sulla parità di genere e sull'empowerment femminile soprattutto in ambito professionale.

Qual è il vostro futuro come marchio, da qui a 5 anni?

Ci auguriamo di aver venduto molte maglie, nel mondo, perché ogni maglia è un messaggio concreto ed è un piccolo passo in più verso l'obiettivo di raggiungere la parità di genere che l'Onu ha fissato nella sua agenda per il 2030. Da qui il sito www.whispr2030.com, dove si trovano in vendita le collezioni, e il profilo Instagram @whispr2030, una community di persone con le stesse visioni e gli stessi ideali. Perché insieme la nostra voce è più forte.