In Russia, a San Pietroburgo, un complesso terziario che rilegge in chiave narrativa e iconica lo spirito del luogo, un tempo vivaio di fiori e piante e poi parco privato, e che trasforma la muta facciata di curtain wall dei palazzi per uffici in pelle architettonica espressiva, dove il colore segue quello delle foglie degli alberi nelle loro diverse stagioni

Sulle sponde del fiume Neva, nel quartiere Kalininsky di San Pietroburgo, il nuovo complesso terziario è composto da tre blocchi tra loro ortogonali a formare una corte aperta a nord, verso il tessuto urbano che si forma al di là di alcuni piccoli laghetti, parte di quello che era un tempo il vivaio botanico dell’Istituto Smolny.

Un polmone verde trasformato poi nel XVIII secolo nell’ampio parco paesaggistico a servizio della sontuosa residenza della famiglia Kushelev-Bezborodko. Il Palazzo fu occupato in seguito dalla sede della Società delle Suore Elizabeth, con la divisione della zona a parco in diverse proprietà.

Dopo la Rivoluzione d’ottobre l’area accoglie la fabbrica di motori Rossiya, caduta in disuso negli anni ’80, cui corrispose un generale stato di abbandono e di deperimento degli edifici. Andati perduti, come il disegno dell’antico parco. Il progetto del nuovo centro terziario è frutto di un concorso pubblico per il ridisegno del master plan dell’intera area.

Un progetto di microurbanistica che ha restaurato e riutilizzato gli edifici storici e ha saputo in parte ricomporre l’atmosfera del parco preesistente che è stato fonte di ispirazione per l’immagine complessiva del nuovo intervento del Seasons Ensemble. Se da un lato l’impianto dei tre blocchi architettonici rilegge la morfologia classica della corte aperta, scandita da volumi regolari e ben riconoscibili, in questo caso verso uno specchio d’acqua in cui ricerca riusciti giochi di riflessi; dall’altro il trattamento delle facciate di curtain wall, secondo le tradizionali tecniche costruttive dell’architettura per il terziario, diventa occasione di sperimentazione cromatica e figurativa.

In un gioco di rimandi alla memoria del sito e alla sua vicenda paesaggistica i tre edifici si ‘vestono’ con una pelle artificiale arborea e vegetale chiamata a riempire la studiata maglia regolare delle campiture vetrate, contenute da un sottile ed elegante infisso nero di chiaro richiamo grafico. Le vetrate sono stampate secondo delle composizioni di macrofoglie, disposte in fitte campiture, non prive di calibrati squilli cromatici come le foglie rosse dell’edificio dedicato alla stagione autunnale (l’Osen Business Center, dalla parola russa di autunno) che incorniciano i vertici delle porzioni circolari lasciate trasparenti.

Verde brillante e giallo caratterizzano invece le foglie dell’edificio parallelo prospiciente dedicato all’estate (Leto), mentre quello che celebra la stagione invernale, posto in modo ortogonale ai due precedenti, chiude la corte a sud. Lo Zima Business Center unisce ai motivi invernali dei fiori bianchi, e all’azzurro del ghiaccio, alcuni brani architettonici posizionati in modo strategico, quali colonne corinzie sormontate da leoni, archi e modanature, sempre stampati sulle vetrate di facciata.

Lo stesso trattamento delle pareti è riservato alle zone comuni e agli ingressi dei tre blocchi del complesso, architetture che nella loro voluta semplicità strutturale e tipologica tendono a stravolgere in positivo l’immagine anonima del normale edificio per uffici. Alla funzionalità si unisce la chiarezza dell’impianto morfologico e la dimensione narrativa data dal trattamento figurativo dei fronti. Una metodologia che Sergei Tchoban ha adottato in più occasioni progettuali, aggiungendo il valore del racconto a quelle che potevano rimanere delle mute facciate modulari di curtain wall.

Foto di Aleksey Narodistsky

 

Matteo Vercelloni

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Vista generale del complesso terziario affacciato sul laghetto prospiciente. Ogni blocco è dedicato ai colori dei fiori e delle foglie degli alberi nelle diverse seasons (autunno, inverno ed estate).
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L’atrio dell’edificio dedicato all’estate (Leto).
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Planimetria della zona d’intervento, in rosso i tre blocchi del Seasons Ensemble.
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Pianta del piano tipo
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Esterno, dello Zima Business Center con inserti architettonici stampati tra i fiori bianchi dell’inverno.
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Interno dello Zima Business Center con inserti architettonici stampati tra i fiori bianchi dell’inverno.
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Il confronto tra le foglie autunnali stampate sulle vetrate dell’Osen Business Center e i colori dell’estate dei fronti del Leto Business Center.
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Particolare del trattamento delle facciate nell’edificio dello Zima Business Center dedicato alla stagione invernale.