Varcato l’ingresso dello spazio, ci accoglie un’esposizione di arredi iconici che ripercorre la storia del brand: sfilano sulle pedane bianche i pezzi più significativi di ogni decade dal 1984 fino a oggi. “Non è una semplice esposizione, è un racconto, attraverso concetti e sperimentazioni, di tutto quello che abbiamo fatto negli anni, degli architetti e dei designer che ci hanno affiancato in questo percorso, quali Michael Graves, Charles Jencks, Oswald Mathias Ungers, Kazuo Shinohara, Adolfo Natalini, Toni Cordero, Luigi Serafini, Ron Arad, Borek Sipek, Platt + Young, Toshiyuki Kita, Matt Sindall, Setsu & Shinobu Ito, Jean Nouvel, Michael Young, Zaha Hadid, Daniel Libeskind, Jakob+MacFarlane, Dominique Perrault, David Adjaye, Ma Yansong di Mad Architects, Snøhetta e altri”, spiega Paolo Moroni.