Per questo partito compositivo, nobilitato da ghirlande e drappi, che copre tre lati della stanza, Fortuny inventò una speciale intelaiatura di carta incollata su teli di canapa dipinti e fissati alle pareti. Nella seconda parte della sala, il modello del Teatro delle Feste progettato nel 1910 in collaborazione con Gabriele d’Annunzio e l’architetto francese Lucien Hesse propone una sintesi della sua poetica teatrale.
La Sala Collezionismo è riservata alle importanti raccolte della famiglia Fortuny – tessuti, arazzi, tappeti, vetri, vasellame, maioliche, armi e armature, statue, mobili, incisioni di Goya, Tiepolo, Piranesi, le opere del padre pittore Mariano Fortuny Y Marsal – ciascuna a suo modo rilevante nella comprensione dell'humus che influenzò la creatività dell'artista, alla stregua dei miti del ciclo wagneriano.
Agli splendidi abiti plissettati di seta o connotati da motivi stampati su velluto e cotone, realizzati con le due tecniche di stampa brevettate nel 1909 è dedicato infine il palcoscenico della Sala moda che completa il percorso espositivo del primo piano.