Che cos’è un tortello, re della pasta fresca ripiena, se non una forma definita da una sequenza di gesti e piegature secondo un preciso schema geometrico? “Un origami!”, sentenziano all’unisono Chef Rubio il più verace e anticonformista chef italiano, orgogliosamente non stellato, e Filippo Protasoni  il giovane designer capace di esprimere emozione nella semplicità del segno.

Il progetto Origami Italiani è stato presentato al FuoriSalone, in un piccolo pastificio a conduzione familiare (Pasta d’Autore) nel distretto delle 5vie, trasformatosi in un vero e proprio food&design workshop sotto l’istrionica guida di Rubio.

Il concept, in una rinnovata prospettiva di vendita e fruizione, trasla la gestualità del fare la pasta al packaging. Dei semplici fogli di carta alimentare pesante diventano, opportunamente piegati, una confezione elegante e contemporanea: un astuccio a sezione triangolare, facile da trasportare e utile per versare il contenuto direttamente in pentola.

“Porteremo a casa la pasta fresca come i francesi portano sotto braccio la baguette!” chiosa Protasoni. La pasta (tortelli e prossimamente altri formati) diventa prêt-à-porter.

Testo di Katrin Cosseta

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Immagini del progetto Origami Italiani. La grafica illustra come il foglio di carta piegata diventi un essenziale e innovativo packaging per il trasporto della pasta fresca ripiena.
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Il designer Filippo Protasoni e chef Rubio (foto G. Biancofiore).
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Il progetto Origami Italiani.
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