Listone Giordano avvia la rivoluzione Phygital e presenta due nuovi strumenti digitali: Live Studio e Live Store

Neo vincitore del Premio dei Premi per l’Innovazione, Listone Giordano celebra i 150 anni del Gruppo Margaritelli presentando due nuovi alleati virtuali con cui rivoluzionare la customer experience dei propri clienti, riducendo ancora di più le distanze tra l’azienda e i suoi interlocutori

Un’immersione nelle fibre del legno, tra fisico e digitale, per celebrare l’incontro tra genio e natura. È questo l'obiettivo dei nuovi strumenti high tech presentati da Listone Giordano, Live Studio e Live Store. La loro ideazione affonda le radici in una considerazione semplice: gli ecosistemi digitali hanno potenziato le capacità cognitive delle persone, spingendole verso limiti mai esplorati prima. Dopo aver lanciato con successo il servizio Open Desk, capace di offrire consulenze online personalizzate anche ai tempi del Covid, Listone Giordano propone un’esperienza ancora più immersiva e totalizzante nei diversi spazi virtuali e fisici del brand.

Grazie a Live Studio / Live Store, clienti, designer e progettisti hanno a disposizione interfacce dedicate per comunicare a distanza con consulenti di progettazione, all’interno di ambienti virtuali in cui sarà possibile intraprendere un viaggio nel mondo aziendale. I nuovi touch points sono stati creati anche per dare vita a uno spazio Phygital, tra fisico e digitale, favorendo l’ibridazione tra canali di vendita tradizionali e soluzioni offerte dall’innovazione. Un servizio disponibile su appuntamento.

A riprova di come l’innovazione sia ormai parte integrante del Dna di Listone Giordano, uno dei progetti più innovativi, Natural Genius/Resonating Trees, ha recentemente ricevuto il Premio dei Premi per l’Innovazione. Il riconoscimento, attribuito lo scorso 11 dicembre dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebra un’iniziativa davvero originale e 100% green. Realizzato all’interno della foresta umbra di Piegaro - gestita dalla famiglia Margaritelli - Resonating Trees è culminato con la realizzazione di un’installazione sonora multisensoriale da parte del sound artist Federico Ortica, che era riuscito a catturare il suono delle piante attraverso appositi trasduttori applicati sui tronchi. Anche in quel caso, l’obiettivo consisteva nel creare un’esperienza rivoluzionaria tra il fisico, il sonoro e il digitale, con un preciso focus sulla sostenibilità e il rispetto per l’ambiente.