Qual è la relazione tra l’edizione di World Design Capital a Città del Messico nell’anno 2018 e la Design Week México, appuntamento di questo mese?
Come Design Week México lavoriamo sodo da oltre otto anni per offrire un programma denso di proposte, esposizioni, conferenze, tavole rotonde, installazioni di architettura, di interni e prodotti, nel segno di un dialogo sempre più ampio tra professionisti e pubblico. Con l’idea che il buon design (interdisciplinare, senza confini e inclusivo) sia significativo sul nostro modo di interagire nella società e per migliorare la vita delle persone, abbiamo preparato il terreno per la designazione di México City World Design Capital per l’anno 2018.

Cosa significa la nomina di México City a World Design Capital 2018?
Un’opportunità di visibilità a livello mondiale: mostrare i risultati raggiunti da Città del Messico, dai progetti di recupero urbano ai successi della comunità creativa, ma anche le proposte in nuce e gli obiettivi, crea potenzialmente uno spazio più denso per una collaborazione/condivisione dentro e fuori il Paese, ponendo le fondamenta per stringere alleanze strategiche e rafforzare maggiormente il nostro patrimonio.
México City è la sesta a ricevere il titolo di WDC, assegnato con cadenza biennale alle città, in base al loro impegno a promuovere il design, come efficace motore di sviluppo sociale, culturale, economico e ambientale (il 2016 è l’anno di Taipei) e la prima nel continente latino-americano.
Ha una storia eccezionale che si accompagna a una crescita inarrestabile come megalopoli e, pertanto, alla necessità di affrontare le complesse sfide dell’urbanizzazione, con uno sguardo a lungo termine. Aver ottenuto la designazione di WDC, significa molto di più che organizzare una serie di eventi. Si tratta di attivare un movimento globale che dimostri che il design, dal micro al macro, può avere (ed effettivamente ha) un impatto sulla qualità della vita, come strumento per creare una città più sicura, abitabile, efficiente ed evoluta.

Come si sta preparando la città per questo evento unico? 
Innanzitutto, con la consapevolezza di diventare una finestra sul mondo. A partire da un approfondito studio delle sue condizioni oggettive, stiamo cercando di attivare una riflessione sull’idea di design responsabile, in grado di dare risposte concrete e sostenibili, perché possa migliorare davvero l’esperienza di abitare la città. Non si tratta di esercizi di lifting urbano, ma di rigenerazione. Oltre la metà della popolazione mondiale vive in aree urbane, che devono affrontare progetti di ristrutturazione, riqualificazione e adeguamento per soddisfare i bisogni dei cittadini e della crescita economica. L’efficacia di questi progetti, per lo sviluppo del settore pubblico e di quello privato, dipende in grande misura dagli attori in gioco. Le nostre materie prime in questo campo restano fantasia, talento e idee.

Quali sono i più significativi interventi in fieri? In quali zone e settori si stanno declinando?
Sono tutti quelli che, investendo in contenuti innovativi, ricerca di sinergie e sviluppo creativo, incoraggino lo spirito imprenditoriale, irrinunciabile per generare posti di lavoro e favorire lo sviluppo delle economie di scala. Non dimentichiamo che la nostra comunità è composta da architetti, designer, artisti, ma anche da teatri, cinema, gallerie, musei, parchi, piazze, scuole, spazi pubblici, sottopassaggi, zone pedonali, piste ciclabili, fermate di bus, trasporti, reti idriche, elettriche e del gas…
Ogni buona produzione va a beneficio di chiunque. Gli obiettivi di México City WDC si possono così ricondurre a queste lapidarie linee-guida: creare opportunità; restituire dignità; conservare quanto è prezioso; trasformare con rispetto; promuovere il valore della cosa pubblica, della mobilità e della partecipazione civile; concepire la città come luogo di conoscenza; generare un pensiero a onda lunga intorno al design. Chiunque le condivida, è il benvenuto. Lo spazio è di tutti. Come laboratorio dove si dà forma alle città di domani.

Testo di Antonella Boisi

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Un ritratto di Emilio Cabrero, architetto a capo del comitato organizzativo México City WDC 2018 e già direttore della DWM.
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Vista di “Inédito” evento della DWM edizione 2015.
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L’Ángel de la Independencia in una suggestiva veduta notturna. Il monumento all’indipendenza si trova a Città del Messico, sull’incrocio tra il Paseo de la Reforma e la Via Firenze. L’opera fu conclusa nel 1910 e inaugurata il 16 settembre per commemorare il centenario dell’indipendenza del Messico. La direzione del progetto fu affidata all’architetto Antonio Rivas Mercado, le sculture furono realizzate dall’italiano Enrico Alciati. Foto courtesy DWM.
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Vista di “Diseño Contenido” evento della DWM edizione 2015.