Scriveva Ettore Sottsass in una sua straordinaria rubrica ‘Foto dal Finestrino’ che combinava parole e immagini (la raccolta completa è pubblicata da Adelphi, 2009), commentando una foto scattata nell’isola di Ponza: “Mi viene in mente che forse non posso essere un architetto moderno perché sono un architetto mediterraneo. La ‘modernità’ non è stata forse inventata dai popoli del Nord? Dove fa freddo, piove molto e la frutta non si riempe mai abbastanza di zucchero?”.

Come dargli torto girando fra le stanze della mostra “The Memphis Variations” organizzata nel distretto di San Gregorio in occasione del FuoriSalone milanese: un’esplosione di colori e di decor, di forme assurde e irrazionali, di luce e di atmosfera che rivelano l’anima ‘mediterranea’ del grande maestro del design. Anche nella sua capacità di mixare stili e culture di diversa provenienze geografica e sociale.

Così l’allestimento della mostra milanese combina i pezzi storici della produzione anni 80 di Memphis con oggetti d’antiquariato, opere d’arte contemporanea, tappeti etnici, pezzi rari e oggetti del mercato di massa secondo un’idea di abitare che ritrova l’irriverente libertà espressiva della ‘rivoluzione Sottsass’.

Trent’anni dopo, i mobili e gli oggetti di Memphis, decontestualizzati e sottratti alla polvere del tempo, riescono ancora oggi a emozionare e a provocare aggregazioni spontanee (e irrazionali) con oggetti di altri culture, aree geografiche ed epoche storiche.

Ma la creatività di Ettore Sottsass rivive anche in un altro vibrante ed energetico allestimento voluto da Kartell per le vetrine del suo flagship milanese: un omaggio al grande architetto celebrato con la riedizione di una collezione di progetti inediti (6 vasi, 2 sgabelli e una lampada) creati da Sottsass espressamente per l’azienda lombarda nel 2004 e mai prodotti.

Kartell goes Sottass. A tribute to Memphis” – questo è il nome scelto per l’allestimento che porta la firma di Ferruccio Laviani – ‘veste’ con i tradizionali pattern grafici di Memphis non solo le vetrine dello showroom di via Turati, ma anche alcune linee di sedute soft Kartell che inaspettatamnete indossano un look post futurista grazie a nuovi tessuti studiati da Kartell in collaborazione con Memphis. Nel segno di Sottsass naturalmente.

 

di Laura Ragazzola
foto di David Zanardi

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Uno scorcio della mostra “The Memphis Variations” su progetto di Carlo Ninchi e Vittorio Locatelli, Oneroom per Memphis e organizzata per il circuito “San Gregorio Docet”. Un’esposizione ‘gemella’ per tema e contenuti è stata anche organizzata alla Galleria Post Design.
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L’allestimento-omaggio a Sottsass è un progetto di Ferruccio Laviani per lo showroom milanese di Kartell. Vasi e sgabelli fanno parte dei prodotti inediti pensati dal grande designer per Kartell e mai prodotti (alcuni verranno messi in produzione).
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I tessuti in stile pop post-futuristia declinano in modo contemporaneo i tipici pattern di Memphis.