Prospecto è la collezione di mobili contenitori disegnata da Debonademeo le cui superfici in noce canaletto sono solcate da sottili profili in ottone. L’antica tecnica dell’intarsio viene rivisitata per generare sorprendenti effetti cinetici, visioni tridimensionali che rimandano alla optic art e al contempo citano i disegni prospettici di Filippo Brunelleschi, i dipinti di Piero della Francesca e le raffinate atmosfere rinascimentali dello studio ligneo di Federico da Montefeltro a Urbino.
La tradizione indiana è la musa ispiratrice di Parvati, la linea di cabinet ideata da Serena Confalonieri che si distingue per i legni dalle tonalità vivaci, da cui emergono le venature della materia, e dalle texture vibranti e multicolor che rimandano alla cultura psichedelica degli anni ’60, fortemente influenzata dal mondo indorientale. Al centro del contenitore Nanda, la grande maniglia in ottone – che riprende le forme degli anelli indossati al naso dalle donne indiane – diventa il simbolo stesso dell’oggetto.
Yoko, firmata sempre da Serena Confalonieri, si compone di tre tavolini in noce canaletto caratterizzati dalla ripetizione di elementi triangolari, che rimandano all’arte giapponese dell’origami. Il ricorso alla modularità viene enfatizzato attraverso l'utilizzo di una texture lineare fresata che, sul piano dei tavoli, delinea ulteriori effetti geometrici, mentre sulle gambe genera un fronte e un retro della superficie, proprio come in un foglio di carta.