I contrasti si compongono e gli opposti si avvicinano in un’opera come quella ideata da Tadao Ando per Venini: un oggetto-scultura-architettura composto da tre vasi monumentali (dieci chili ciascuno) realizzato per celebrare i novant’anni del prestigioso marchio muranese.
L’opera – che si chiama Ando, come il suo autore – è stata presentata a fine maggio a Venezia, alla Punta della Dogana, spazio espositivo progettato dall’architetto giapponese, premio Pritzker nel ’95 (suo anche il progetto di Palazzo Grassi). Venini ha voluto, con questa scelta, sublimare la storia delle relazioni con i grandi creativi che ha sempre contraddistinto il suo percorso. E questo grazie al patrimonio di abilità artigianali e di varianti tecniche sul vetro messo al Il rosso è uno dei tre colori con cui sono realizzati trenta dei novanta esemplari previsti per Ando; gli altri sono il cristallo e l’acquamare. Colori speciali, invece, caratterizzano le nove prove d’autore, che verranno messe all’asta. servizio di architetti, artisti e designer per restituire attualità (e futuro) all’arte muranese per eccellenza. Tadao Ando, maestro della geometria pura, fenomeno autodidatta e icona dell’architettura contemporanea, con Venini si è cimentato per la prima volta in una produzione seriale, ideando un trittico di vasi identici fondati sulla forma del triangolo isoscele: il triangolo alla base e quello alla bocca del vaso hanno dimensioni uguali, ma sono in posizione speculare, generando una sorta di torsione delle pareti laterali. Un’opera ardita, in cui la forma triangolare crea l’oggetto in un susseguirsi di proiezioni. Una sfida anche operativa, raccolta e vinta dai maestri vetrai di Venini: portarla a compimento ha richiesto un’elevata perizia, a partire dalle dimensioni (i vasi sono alti 56,5 cm) e dal peso; quindi per la forma, i colori e le molature, varianti provenienti dall’inesauribile patrimonio della casa muranese. Il tre, numero perfetto per antonomasia, ricorre in continuazione nel concept, dalla forma progettuale alla composizione dell’oggetto, ai numeri di realizzazione del prodotto: Ando, opera in edizione limitata, è stato realizzato in novanta esemplari e in tre varianti; trenta esemplari sono in color cristallo, trenta in acquamare, trenta in rosso. I tre vasi che compongono ciascuna delle novanta opere presentano tre diverse varianti di molatura: la Rosetta (geometrie superficiali che modulano con morbidezza l’effetto della luce), la Ghiaccio (sfaccettature più scandite, a richiamare la superficie del ghiaccio) e la Velata (una satinatura ottenuta con nastri abrasivi). Nove, invece, sono le prove d’artista in colori e tecniche uniche, scelte personalmente da Tadao Ando: i trittici delle prove d’artista associano il verde al color cristallo, il talpa trasparente al color tè, il verde allo zaffiro. Saranno messi all’asta entro fine anno, e il ricavato devoluto per aiutare la ricostruzione di una struttura per l’infanzia in Giappone (il maestro non è nuovo a queste iniziative: i 100.000 dollari del Pritzker Price furono donati agli orfani del terremoto di Kobe).