Quattro creativi hanno interpretato il significato antropologico e simbolico del ‘mascheramento’ disegnando quattro eclettiche mascherine filtranti in Alcantara, realizzate in collaborazione con il MAXXI. Per proteggere e sostenere l'arte e la cultura

Sono diventate parte della nostra quotidianità. Le indossiamo come un accessorio imprescindibile. Per un obbligo di legge ma soprattutto per rispetto verso gli altri, perché la pandemia ci ha insegnato nuovi modi di stare insieme. E ci ha insegnato soprattutto quali cose contano, cosa dobbiamo valorizzare e difendere.

Da questa considerazione ha preso avvio Protect and Respect! un’iniziativa di Alcantara a sostegno del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo che ha coinvolto quattro autori  Andrea Anastasio, Gentucca Bini, Elena Salmistraro e Sissi – chiamati a disegnare mascherine filtranti in Alcantara, i cui proventi sono destinati ai progetti culturali del museo, fortemente colpito dalla chiusura durante i mesi di quarantena obbligatoria.

Il risultato è a tutti gli effetti una produzione artistica. I quattro progettisti, appartenenti a diverse discipline creative (arte, moda, design), hanno infatti disegnato gli eclettici accessori partendo da loro ricerche precedenti sul significato antropologico e simbolico del ‘mascheramento’.

Gentucca Bini, stilista e designer milanese, strizza l’occhio a uno dei rituali che ci manca di più – il bacio – e lo fa con l’ironia capace di rompere gli schemi e regalare risultati inattesi che la caratterizza. Nel suo progetto Kiss me Zorro la componente di gioco identitario della maschera si coniuga con quella protettiva della mascherina. Tipico costume della tradizione popolare, Zorro è qui trasformato nell’eroe di una storia a lieto fine, dove l’obiettivo è quello di proteggere gli altri e noi stessi senza perdere il buonumore, con uno spirito che coniuga prudenza e divertimento.

Sissi (alias Daniela Olivieri) eclettica artista e sperimentatrice bolognese, la cui ricerca si caratterizza per un’analisi quasi scientifica del corpo umano e per la necessità di ridisegnarne le forme. Le anatomie fantastiche dell’artista prendono possesso di una mascherina con un disegno che vive al limite tra organicità botaniche e fisicità corporee: la sua Fioritura linguale è un fiore fatto di lingue che fa anche pensare alla parola repressa o comunque modificata dall’uso di questo dispositivo di protezione, rendendo la nostra comunicazione meno verbale e più simbolica.

Ha un’anima vivace colorata e un significato che pesca nell’antropologia culturale Gargolla, la mascherina firmata dalla designer e artista milanese Elena Salmistraro. L’effetto apotropaico e scaramantico è una delle più forti armi della comunicazione simbolica delle immagini. I gargoyle delle cattedrali gotiche ne sono un chiaro esempio: la loro funzione statica nell’ingegneria delle cattedrali si accompagna a quella simbolica di repulsione del maligno. Il disegno di questa mascherina recupera con un tratto contemporaneo l’antica finalità, utilizzata qui per esorcizzare un male altrettanto invisibile e per proteggerci dai suoi reali effetti deleteri.

Andrea Anastasio, sensibile artista e designer romano affascinato dallo studio delle poetiche dell’arte concettuale e delle sue potenziali convergenze con l’industrial design, disegna una farfalla iridescente con le ali giuntate al contrario. Nel suo progetto Battiti la forma bivalve della mascherina diviene occasione per considerare ciò che in natura ha una morfologia simmetrica e speculare, dalle conchiglie agli uccelli, alle farfalle. Il disegno presenta due ali che vengono cucite per il lato lungo, all’opposto di come avviene in natura, generando un ibrido che fa riflettere sull’azione dell’artificiale sul mondo naturale e sui suoi effetti sull’ecosistema.

Gli autori hanno lavorato insieme al dipartimento R&D di Alcantara che ha sviluppato soluzioni ad hoc per rispondere ai brief creativi e realizzare maschere filtranti con finalità precauzionale destinate alla collettività. Stampato e tagliato al laser, declinato in colori e decori diversi, il materiale si è dimostrato ancora una volta medium versatile, capace di ispirare e dare forma alla creatività.

Veri e propri multipli d’autore di uso quotidiano, le mascherine dimostrano come il contenuto di una ricerca culturale possa rivelarsi utile per la vita di tutti i giorni, dando a un ampio pubblico la possibilità di proteggersi ad arte.

Le mascherine filtranti – con finalità precauzionale ad uso esclusivo della comunità (non costituiscono Dispositivo Medico (DM) né Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) – sono in vendita presso il bookshop del MAXXI e online  link Booktique.info – al prezzo simbolico di 14,90 euro.

Perché l’arte è per tutti. E va protetta.