La buona scuola? Inizia da una bella scuola, dall’architettura dei luoghi e degli edifici dedicati alla formazione.
Il Learning Hub, disegnato dallo studio londinese di Thomas Heatherwick per il campus dell’autorevole Nanyang Technological University di Singapore, ripensa il modo di lavorare all’interno dell’ateneo, “partendo proprio dall’architettura, concepita come laboratorio di costruzione del futuro” ha spiegato l’autore.
L’edificio, dedicato a 33.000 studenti, non è infatti organizzato secondo consueti patterns ortogonali e ordinamenti omologati di aule e corridoi, ma si presenta come una ‘collana’ di svettanti torri semicircolari in cemento a vista (dodici per l’esattezza) relazionate tra loro da una corte interna vista cielo.
“È uno spazio introverso, in cui le forme sono definite dalle aule e dai laboratori che, in modo organico lungo ogni piano, otto in tutto, si affacciano sui ballatoi interni”.
A cosa risponde questa insolita configurazione? “La rivoluzione digitale ha modificato radicalmente il modo di insegnare e di apprendere. Mi piaceva l’idea di un luogo dove studenti e docenti potessero incontrarsi e interagire tra loro in modo circolare, condividendo la coralità di un atrio centrale, pensato come un’antica piazza riportata nella dimensione fluida dei nostri giorni”.
La prima sfida del progetto è stata quella di restituire bellezza e gradevolezza al cemento, materiale crudo ma sincero, caratterizzandolo con una speciale texture ondulata, che include anche sistema di condizionamento e impianto illuminotecnico.
Sfida riuscita, naturalmente. Nella ‘bottega’ del designer inglese si mettono tradizionalmente a punto concept innovativi, dal ridisegno dei bus londinesi al progetto del padiglione britannico all’Expo di Shanghai, frutto di una visione sempre fuori dagli schemi. Segno che per lui il passaggio ‘all’accademia’ è stato davvero buono.
Testo di Antonella Boisi – Foto di Sergio Pirrone