La sua storia corre parallela a quella di Milano: costruito nel 1880 dall’Opera Pia Borella, acquistato nel 1930 dalla Società Ricordi (di cui ne conserva ancora oggi il nome), ampliato dall’architetto Pierluigi Magistretti (padre di Vico) e, ancora, ricostruito nel dopoguerra da Asnago e Vender, altri due protagonisti dell’architettura milanese del Novecento, oggi Palazzo Ricordi ritrova nuova vita nella città lombarda.

Grazie a un esemplare progetto di riqualificazione che lo ha trasformato in un gioiello di sostenibilità, fra i più green di Milano. Il risultato è stato raggiunto con un lavoro di squadra che ha coinvolto più soggetti: lo studio di architettura Parisotto+Formenton Architetti, F&M Ingegneria, ESA engeneering con la consulenza della società Evotre per la certificazione energetica.

Insieme hanno trasformato il palazzo storico in un capolavoro di efficienza che ha conquistato il prestigioso certificato Leed Core&Shell, livello Gold (è il più vecchio edificio al mondo ad avere raggiunto questo traguardo).

La riqualificazione ha riguardato un complesso intervento di major renovation che ha interessato la struttura, l’involucro, la distribuzione interna e l’intero sistema impiantistico di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione.

Testo di Laura Ragazzola – Foto di Paolo Utimpergher

gallery gallery
E’ stato recuperato il cortile interno come spazio vivo e dinamico, ed è stata realizzata una sala riunione vetrata che guarda il duomo.
gallery gallery
La ristrutturazione del palazzo non ha toccato le facciate d’epoca, ma ha ridisegnato il layout e la distribuzione interna.
gallery gallery
Scorcio delle scale interne.
gallery gallery
Palazzo Ricordi a Milano: il progetto di architettura è firmato da Parisotto+Formenton Architetti.