L’architettura come spazio sorprendente: è questa l’originale idea che anima i lavori di Silvia Minutolo, Marco Giai Via e Alberto Perino, giovani architetti piemontesi che nel 2008 hanno fondato a Torino, Archisbang (nomen omen), studio di progettazione che spazia dal design dell’oggetto all’edificio. Comun denominatore: la ricerca di una spazialità non convenzionale, per restituire un abitare personale, mai scontato.

Esemplare da questo punto di vista la loro ultima ‘fatica’: si tratta della riconversione di un villino eclettico sulla collina di Parella, vicino ad Ivrea, a sede direzionale della società Chemsafe.

Il progetto ha previsto un completo ridisegno dei volumi interni con la creazione di uno spazio fluido, una sorta di ‘torre’ i cui piani slittano a diversi livelli, che non sono più quelli convenzionali.

Gli ambienti, infatti, raddoppiano o triplicano l’altezza creando un caleidoscopio di scorci e vedute grazie a un sorprendente gioco di scale che ricorda le famose incisioni di Escher. Ed è proprio l’eclettico incisore olandese che ispira il team torinese nei suoi avori, per superare il tradizionale concetto di relatività e guardare le cose da punti di vista nuovi e inaspettati.

Testo di Laura Ragazzola – Foto di Alessio Gioana

gallery gallery
Uno degli ambienti della sede direzionale.
gallery gallery
Il suggestivo movimento di scale che regola il collegamento fra i diversi livelli nella nuova sede di Chemsafe.
gallery gallery
La famosa incisione, intitolata ‘Relatività’ di Maurits Cornelis Escher, a cui si ispira la ristrutturazione di Archisbang.
gallery gallery
Uno schizzo di progetto.