Progetto di Wilmotte & Associés
Foto di Miläne Servelle e Serge Deamilly
Courtesy by Wilmotte & Associés
Testo di Matteo Vercelloni

Vincitore del concorso internazionale bandito nel dicembre 2009 dalla Ville de Nice, il nuovo stadio della ‘capitale’ della Costa Azzurra, assegnato allo studio Wilmotte & Associés, costruito in soli due anni e inaugurato nell’agosto dell’anno scorso, è parte di un vasto e pianificato ridisegno della zona di accesso alla città dalla valle del fiume Var. Il programma di concorso, pensato quale piano di completamento urbano (PIA) e nei prossimi anni connesso alla città con due fermate della linea tramviaria che correrà lungo la Promenade des Anglais sino all’aeroporto, per poi spingersi sino al sito dello stadio, si affiancherà al Musée National du Sport e a un nuovo quartiere a funzioni miste (44% residenziale), in grado di attivare sinergie con la città storica poco distante.

Ubicato a circa cinque chilometri a nord dell’aeroporto, nel settore Saint-Isidore Sud della Valle del Var, il nuovo stadio, costruito anche per ospitare le partite dei Campionati Europei 2016 di calcio, sostituisce la vecchia struttura dello Stade du Ray, caro a generazioni di tifosi nizzardi, costruito negli anni ’20 all’interno del tessuto urbano. Battezzato Allianz Riviera dal nome dello sponsor, lo stadio offre una capienza di più di 35.000 posti a sedere, con sedute su disegno distribuite sulle quattro tribune chiamate “Ray”, in omaggio al vecchio stadio cittadino, “Segurane” dal nome dell’eroina locale, “Garibaldi” in memoria dell’eroe dei Due Mondi nato proprio a Nizza e infine “Popolare Sud”. La grande struttura sportiva, progettata per il gioco del calcio e per il rugby, è stata pensata anche per accogliere grandi concerti ed eventi musicali, ampliando in questa configurazione la capienza complessiva a circa 45.500 posti, con l’impiego del campo da gioco.

Nuova elegante e macro landmark della città, la struttura architettonica si caratterizza al primo impatto per il disegno della pelle-struttura che avvolge le tribune e sulla sommità definisce la loro copertura, lasciando en plein air la parte centrale corrispondente alla zona di gioco sottostante. Scandita da un movimento armonico ad ‘onda’ che segue la traiettoria di un battito d’ali di un gabbiano, la ‘pelle architettonica’ dello stadio è composta dalla sovrapposizione di una serie di layers strutturali che parte dalla membrana ETFE esterna, traslucida, che lascia passare il 90% della luce, per connettersi alla struttura metallica di colore bianco che la sostiene e alla successiva trama lignea sottostante che avvolge le tribune di cemento armato.

L’insolita e riuscita struttura mista metallo-legno e la voluta trasparenza della membrana esterna, ricercano un forte rapporto tra interno-esterno, superando il concetto di luogo introverso e compiuto dello stadio, in genere spazio chiuso e protetto da apparati architettonici chiamati a custodire gelosamente l’evento delle partite. La geometria a scaglie geometriche traslucide della membrana e la leggera struttura metallica di sostegno ricordano le ali della cicala, uno dei simboli del territorio dell’interno e della vicina Provenza. Sviluppata per una superficie di circa 49.500 mq la ‘pelle architettonica’ dello stadio e la sua struttura mista di legno-metallo ha il primato di essere la più grande carpenteria radiante di questo genere mai costruita, in grado tra l’altro di assorbire un alto grado di flessibilità in relazione ai parametri di zona sismica propri della zona.

Particolare attenzione è stata rivolta alle scelte ecocompatibili: primo stadio ad ‘energia positiva’ quello di Nizza è fornito di una propria centrale fotovoltaica alimentata da pannelli solari ad alto rendimento posti sul bordo esterno della copertura ed estesi per circa 7.500 mq. Centrale elettrica ecologica in grado di rispondere in gran parte ai fabbisogni energetici dello stadio. Un sistema di ventilazione naturale che sfrutta i venti della valle garantisce un efficace grado di comfort all’interno, mentre ad un impianto geotermico è affidato il sistema di riscaldamento e rinfrescamento degli spazi chiusi. L’acqua piovana è infine recuperata dalla copertura per l’irrigazione del campo da gioco, convogliata in quattro bacini collocati sotto le aree parcheggio distribuite  all’intorno.

 

Matteo Vercelloni

gallery gallery
Vista serale dello Stadio Allianz Riviera dal piazzale d’ingresso. La trasparenza della membrana ETFE enfatizza il disegno della struttura mista in legno-metallo che avvolge le tribune.
gallery gallery
Sezione trasversale dello stadio.
gallery gallery
Particolare della copertura.
gallery gallery
Vista dell’inserimento paesaggistico dello stadio nel paesaggio delle colline nizzarde
gallery gallery
Schema prospettico di sovrapposizione dei layers strutturali che compongono lo stadio.
gallery gallery
Vista della spettacolare struttura di legno-metallo che copre le tribune e sostiene la membrana traslucida ETFE.
gallery gallery
Vista complessiva della tribuna e della sedia W2 su disegno, prodotta da Industries SAS, in 35.600 unità con diverse tipologie e colori.
gallery gallery
Scorcio delle tribune e della loro copertura dall’anello più alto.
gallery gallery
Vista di uno spazio distributivo interno, tra i primi due anelli delle tribune sovrapposte.