A cura di Danilo Signorello

Bianco, ma non solo. Opaco oppure lucido. Leggero nella sua solidità. Plasmabile come il legno ed elegante come la pietra. È il Duralight di Teuco, brand che oltre quarant’anni fa rivoluzionava il mondo del bagno. È infatti nel 1972 che grazie all’acrilico, intuizione del suo fondatore Virgilio Guzzini, l’azienda decide di produrre vasche in questo materiale, allora innovativo per il settore.

È il dialogo con tecnologie evolute e nuovi materiali, il design affrontato come sfida e ricerca stilistica che hanno portato al brevetto di Duralight, nato per replicare tattilità e calore della pietra naturale in un materiale di nuova concezione, composto da una miscela di minerali naturali, polimeri acrilici di elevata purezza e pigmenti eco compatibili. Durevole, piacevole al tatto, atossico, igienico, di facile manutenzione e ripristino oltre che liberamente plasmabile, Duralightconsente di ottenere prodotti in monoblocco di qualsiasi forma, dimensione e spessore per il bagno, il contract e la nautica. Non pone limiti all’espressione del design, permettendo di dare vita a forme e modelli infiniti, leggeri eppure solidi, inalterabili nel tempo. Gli elevati spessori (fino a 60 mm) consentono di ottenere profili e pezzi plasmando direttamente il materiale, senza dover saldare lastre una sull’altra, eliminando in questo modo antiestetiche giunture e permettendo di realizzare prodotti personalizzati al centimetro anche fuori squadra.

Nel corso degli anni, la ricerca stilistica dell’azienda di Montelupone non ha conosciuto pause, riscoprendo ora materiali naturali, classici e ricchi di storia come i marmi e l’onice. Questi, lavorabili secondo la tradizione artigianale italiana impreziosiscono, insieme a Duralight, Autoritratti: la neonata collezione completa per il bagno firmata da Carlo Colombo che comprende le linee Accademia e I Bordi proponendo, oltre a vasche, lavabi, mobili, piatti doccia, chiusure e rubinetteria, per la prima volta anche tappeti, poltrone e pouf, specchiere, appliques e chandeliers. Un percorso che racconta la storia di un brand che nel corso degli anni è diventato punto di riferimento nel settore del bagno e delle vasche idromassaggio con oltre 60 brevetti internazionali, tra cui Hydroline, Hydrosilence e Hydrosonic, orientando sviluppo ed evoluzione di questo ambiente che da stanza da tenere chiusa e discretamente riservata è diventata luogo aperto, da mostrare come tratto distintivo dell’abitazione.

Oggi architetti e designer di fama internazionale progettano vasche, lavabi, sanitari e rubinetterie estendendo la loro creatività anche ad arredi e complementi, per quel total look che Teuco interpreta con collezioni complete e trasversali di elevata qualità interamente italiana e certificata. Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello internazionale. Tra questi, nel 2014, il Red Dot Award Product Design Best Of The Best per la vasca Accademia Pop Limited Edition disegnata da Carlo Colombo; l’iF Design Award e l’Interior Innovation Award per la vasca Seaside T08 con Hydroline disegnata da Giovanna Talocci e per il lavabo Milestone in Duralight, firmato da Carlo Colombo.

Abbiamo chiesto a Enrico Bracesco, amministratore delegato di Teuco, e a Carlo Colombo, architetto e designer, di raccontarci l’evoluzione di un brand e la genesi di un progetto ambizioso come Autoritratti che svela la doppia anima, classica e di design, lussuosa ma discreta, di prodotti interpretati attraverso materiali cosi diversi tra loro.

Come nasce la collezione Autoritratti?
Enrico BracescoAutoritratti è la nostra prima vera collezione di spirito internazionale che nasce dalla volontà di intercettare e interpretare, secondo l’identità del marchio Teuco, i gusti di un consumatore globale – europeo, asiatico o americano – sempre più affascinato dal tema della decorazione che ne impreziosisce l’anima più minimale L’idea è di creare ambienti più scenografici, dagli echi romantici e neoclassici dove il gusto non si esaurisce sul singolo prodotto, ma su ambientazioni total look, interamente made in Italy e di altissima qualità.
Carlo ColomboL’idea, nata di concerto con Teuco, è stata quella di creare un progetto trasversale dalla doppia anima: una borghese e classica e una più di design. Ogni dettaglio è in grado di conferire un tocco di rigore classico agli ambienti moderni e di equilibrare quelli più classici. Autoritratti è una proposta davvero completa, una collezione che implica un progetto più ampio legato al mondo del bagno.

Per quale committenza e quali mercati è stata pensata?
E.B.Autoritratti è una collezione estremamente raffinata, pensata per soddisfare le esigenze di molteplici mercati. Oltre a quelli europei, che rimangono imprescindibili, Teuco guarda sempre più ai mercati del Sud America, in particolare al Brasile, dove abbiamo recentemente inaugurato a San Paolo la nuova subsidiary Teuco do Brasil, alla Russia, al Medio Oriente, al Far East e ad alcuni stati dell’Africa.

Perché la scelta di stili così differenti e di materiali così diversi come Duralight, marmi e onice?
E.B.L’eterogeneità dei materiali ci permette di assecondare molteplici gusti arredativi. Il Duralight per sua natura si presta meglio ad ambientazioni sobrie, dal sapore metropolitano. I marmi, Carrara e Stone Gray, e la preziosa onice animano suite da bagno più ricche e decorate. Sono materiali diversi, ma ciò che li accomuna è che tutti trasmettono al tatto un senso di preziosità, di ancestralità e un feeling avvolgente.
C.C.Nel progetto era importante parlare a un pubblico internazionale. Ecco perché la scelta di uno stile e di forme più tradizionali, di un nuovo classicismo che permettesse di arrivare al gusto americano, russo, arabo. Stesso discorso per i materiali, in particolare l’onice, capace di incontrare la sensibilità estetica asiatica. La vasca è l’emblema che accomuna le due anime della collezione: al contempo classica e postmoderna.

Cosa rappresenta questa collezione nel percorso evolutivo dell’azienda?
E.B.Autoritratti ha grandissima valenza strategica in quanto traccia un orizzonte di business di lungo periodo che proietta Teuco sempre più nelle arene mondiali, assecondando la spinta all’internazionalizzazione.

Da un punto di vista progettuale, cosa accomuna e cosa unisce materiali così diversi?
C.C.Sono materiali molto diversi tra loro. Personalmente preferisco i materiali naturali come la pietra o il legno: marmo bianco di Carrara, Stone Gray e onice li sento più caldi, più vivi. In ogni caso, sia i materiali naturali sia il Duralight sono estremamente “morbidi”, plasmabili e lavorabili. Entrambi hanno permesso di dare forma e sostanza al segno che ho voluto lasciare. Il design è fatto di dettagli, di particolari, di sfide: questo progetto, nato due anni fa, è una sfida vinta nell’armonica fusione degli stilemi del lusso più classico con il design più ricercato.

Quali materiali sono in cantiere per progetti futuri?
E.B.Stiamo lavorando per arricchire ulteriormente la gamma colore del Duralight, già ampia, per offrire una scala cromatica che permetta la massima customizzazione. Parallelamente stiamo sviluppando materiali inediti intesi come declinazione dello stesso Duralight.

A livello di strategia aziendale, cosa c’è nel presente e nel prossimo futuro di Teuco?
E.B.La nostra quota export rappresenta attualmente il 50% sul totale del fatturato dell’azienda ma l’obiettivo è di portarla al 75% entro il 2016, una prospettiva possibile confermata dal trend di crescita dell’export del 15% con il quale abbiamo chiuso il 2013. Il forte impegno nel consolidamento e nell’ulteriore sviluppo del brand sui mercati esteri è il driver alla base della nuova strategia aziendale. Sono 5 le macro aree che presidiamo direttamente dal punto di vista commerciale: l’Europa; il Sud America dove con la nuova Teuco do Brasil importiamo e nazionalizziamo direttamente i prodotti nell’area; l’Asia Pacific dove è attiva a Shangai da alcuni anni la filiale “Teuco Water Experience”; il Medio Oriente ed Africa con presidio a Dubai e infine è prossima l’apertura di una filiale a Miami per il controllo diretto del mercato nord americano.

 

Danilo Signorello

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Un dettaglio della vasca Accademia Pop Limited Edition: un pezzo unico che mixa con equilibrio il classicismo dei piedini e delle forme e con il postmoderno dell’inedita texture rigata. Dimensioni: 180Lx80Px59H cm. Foto di Miro Zagnoli
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La sede di Teuco a Montelupone in provincia di Macerata.
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La vasca Accademia in Duralight serie Oro.
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Lavabo Monolite Accademia in marmo di Carrara con portasciugamano integrato.
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Ambiente Autoritratti composto da vasca Accademia in Duralight nella serie Limited Edition Decori con motivo floreale, pouf in ecopelle capitonnè, mobili con top in marmo e lavabi da appoggio dalle forme arrotondate, specchiere serie Oro in foglia 24kt, applique e chandelier.
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Vasca Accademia in Duralight nella serie Colore laccato opaco rosso ciliegia.
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Un ambiente Autoritratti composto da vasca Accademia in Duralight, coppia di lavabi Monolite Milestone in Duralight e specchiera nella serie colore laccata lucido bianco.
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Ambiente Autoritratti composto da vasca I Bordi in marmo Stone Gray, piano d’appoggio in Duralight bianco, colonne in legno laccato bianco opaco, tappeto, lampada e pouf in ecopelle.
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Vista dall’alto della vasca I Bordi in Duralight. Si può apprezzare l’andamento sinuoso, quasi ellissoidale del bordo che sembra animare la vasca: Carlo Colombo con questo dettaglio ha voluto caratterizzare, attraverso un segno distintivo, il suo progetto. Foto di Miro Zagnoli