Il FuoriSalone diventa occasione per dare visibilità, grazie ad approcci multidisciplinari, al mondo delle auto che si cimenta, da prospettive inusuali, con un tema che da sempre lo accomuna all’arredo, quello del design.
Accanto a installazioni dove protagonista è proprio l’automobile, come la scultura dedicata dall’artista Nino Mustica alla Discovery Sport di Land Rover, troviamo riflessioni – ad esempio l’immaginaria città del futuro di Jaime Hayon per MINI – sulla viabilità e su tematiche legate all’ambiente e a comportamenti virtuosi.
In mostra anche esercizi di stile, come le sfaccettate interpretazioni di Alfredo Haberli del motto di BMW: Precisione &Poesia.
Nell’ambito di designjunction edit Milan, lo storico brand automobilistico Jaguar, oltre mostrare, con la collaborazione dell’artista londinese Tom Dixon, la propria esperienza in fatto di lavorazione dell’alluminio, materiale della nuova Jaguar XE, porta per la prima volta in Italia la scultura Word Cloud: una struttura che rappresenta con 95 parole in sette lingue diverse le forme della carrozzeria dell’automobile.
Particolarmente interessanti i progetti presentati da Peugeot e Lexus. Dall’incontro tra Philippe Nigro e lo chef stellato Hajime Yoneda nasce un percorso, studiato per Lexus in più tappe, che coinvolge i sensi a vari livelli, grazie a creazioni culinarie create ad hoc per amplificare la sensazione provata all’interno di ogni installazione.
Anche Peugeot persegue un’esplorazione dei sensi proponendo, per il secondo anno consecutivo, lo show Motion & Emotion, quest’anno intitolato Field of Sound e creato in collaborazione con Fabien Oefner e Simon Schubiger. In un campo, 5.000 steli di plexiglas oscillano seguendo i suoni impressi dal pianista sulla tastiera.
testo di Domitilla De Mitri
foto di Matteo Cirenei