E sarà in Giappone che Mangiarotti scoprirà l’elemento mancante per ottenere la perfetta sintesi di forma, funzione, modularità e unione delle parti: il giunto. Nell’architettura tanto quanto nella carpenteria giapponese il giunto ha un ruolo protagonista, non viene occultato, ma anzi reso centrale, risolto sia funzionalmente che esteticamente. Giuntare, quindi, è un’arte che Mangiarotti pone al centro della sua ricerca, che si apre ad ampio spettro: a volte una soluzione trovata in una scultura confluisce in un’architettura e poi da qui migrerà in un elemento di arredo.
La specializzazione che vincola tanti suoi contemporanei alla singola area disciplinare e a una sola scala spaziale (Nervi e Morandi, per esempio, non progetteranno mai oggetti o arredi) è per Mangiarotti un patrimonio da sfruttare in più ambiti possibili. Così il perno sul quale fare leva è quello di un sistema che funziona al punto da poter essere declinato in famiglie, ovvero in serie che hanno una matrice comune; oppure in variazioni di dimensione scalare sullo stesso tema.
Questo è esattamente ciò che oggi ritroviamo in tutti gli arredi disegnati dal progettista e oggi realizzati da Agapecasa, brand che conserva un’eccellenza delle tecniche costruttive, in grado di gestire finiture artigianali complesse su pezzi seriali. Risale al 2010 la presentazione di The Mangiarotti Collection, costituita da 13 progetti realizzati secondo i disegni elaborati dal maestro e basandosi sul rilievo e lo studio dei modelli originariamente prodotti.