Brera si conferma una delle mete più visitate del FuoriSalone. Merito certo della sua collocazione strategica tra il cuore della città e il nuovo polo di Porta Nuova, ma anche di una proposta sempre più ricca di eventi che quest’anno ha avuto come punto di riferimento la mostra The Garden of Wonders nel restaurato Orto Botanico.
Dagli antichi chiostri alle chiese sconsacrate, dai palazzi storici alla case private, dalle gallerie d’arte ai negozi di tendenza, il quartiere degli artisti ha ospitato una serie alquanto eterogeneadi mostre, installazioni, presentazioni di prodotto, andando a invadere anche spazi e botteghe normalmente dedicati ad altre attività che per una settimana hanno subito una temporanea riconversione nel nome del design.
Una grande festa urbana che dietro l’entusiasmo del pubblico – e l’incredibile indotto per i commercianti della zona – nasconde un rischio inevitabile: quello che all’offerta sempre più nutrita di eventi non sempre corrisponda una qualità altrettanto elevata di contenuti progettuali.
Ma questo, si sa, fa parte dell’andamento fisiologico del FuoriSalone di Milano, un fenomeno per sua natura spontaneo, democratico, polifonico, partecipativo. E proprio per questo studiato e copiato in tutto il mondo.
di Maddalena Padovani – foto di Giacomo Giannini
Nello scenografico gioco di riflessi ideato dal duo GamFratesi all’interno del Chiostro Minore di San Simpliciano, la mostra Mindcraft15 ha presentato i nuovi lavori di alcuni tra i più rinomati designer e artigiani danesi.
Fontanella, installazione di oggetti in ceramica di Claydies.
Allestita nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, la mostra Confronting the Masters di Belgium is Design ha messo in scena i lavori dei vincitori del premio Designer of the Year a partire dal 2006. Sopra,
il tavolo Mate Xl di Bram Boo per Bulo
La sedia e il tavolo della collezione Scout disegnata da Christian Haas, prodotta in legno di quercia giapponese da Karimoku New Standard.
La sedia Alpha di Brodie Neill per Made in Ratio.
La sedia Menu di Akutsu Hirosh per Miyazaki Chair Factory.
Il divano Wrap di Hiroomi Tahara per Yamakawa Rattan: il linguaggio silenzioso del design orientale in mostra alla Galleria Antonio Battaglia.
In mostra da Raw, la collezione di lampade In the Tube disegnata da Dominique Perrault e Gaëlle Lauriot-Prévost e prodotta da DCW éditions.
La poltroncina Easy di Jader Almeida, uno dei tanti prodotti disegnati dal giovane designer brasiliano
per il marchio Sollos.
Venere Bianca, edizione limitata di vasi in terracotta prodotti da Bitossi su disegno di Matteo Thun e, in primo piano, un vaso in biscotto bianco con trattamento a cera della serie AC Totems di Matteo Thun con Benedetto Fasciana.
Il tavolo Africa Farfalla di Francesco Binfaré, con piano pieghevole in massello di mogano.
La credenza Magico 3, un’edizione di tre esemplari disegnati da Alessandro Mendini.
Il tavolo-scultura Erto di Daniele Papuli, realizzato mediante la strutturazione di migliaia di strisce di carta tagliate meccanicamente e poi disposte, modellate ed intarsiate a mano.
La pergola Cap Ferrat e il tavolo Durban che arriva a 6 metri di lunghezza, entrambi disegnati da Ferruccio Laviani per Unopiù; il tavolo e le poltroncine della collezione Indobrittan, design Unopiù.
Il sagrato della Chiesa di San Marco ha ospitato gli arredi per l’outdoor di Unopiù.
L’installazione Tunnel of Light ideata da Ferruccio Laviani ha animato lo Spazio Brera di Foscarini (courtesy Foscarini).
Vis-à-vis con l’arte contemporanea nello spazio Moroso di via Pontaccio: Jörg Schellmann, editore d’arte e gallerista, ha presentato gli arredi da lui disegnati che oggi Moroso produce e distribuisce.
La collezione di parquet Biscuit disegnata da Patricia Urquiola per Listone Giordano, presentata da Moroso.
Il cabinet Skyline della collezione Prove d’Autore di Giuseppe Manzoni per Alchymia.
Bizzarre creature in vetro compongono la collezione Table Joy di Aldo Cibic & Matteo Cibic per Paola C.
Dalla nuova collezione bagno Fontane Bianche di Elisa Ossino per Salvatori, i lavabi Ninfa con i vani a giorno Ciane.
Missoni Mirroring, un’installazione di riflessi e colori presso lo spazio Missoni di via Solferino che ha fatto da preludio alla mostra Missoni, l’Arte, il Colore al MA*GA di Gallarate (dal 19 aprile all’8 novembre 2015).
Il mobile-bar Marcello di Piero Manara per Casamanara Edizioni, con ante in bronzo martellato mixato a perle di vetro fuso.
La luce si unisce alla dinamicità dell’acqua nell’installazione creata da Moritz Waldemeier per lo showroom Paul&Shark. Composta da più di 900 elementi in policarbonato combinati a led e avvolti da materiale lenticolare, l’installazione ricorda un vortice di piccole onde stilizzate.
Silos solis nutrirsi di luce è l’installazione creata da Viabizzuno in occasione dell’anno mondiale della luce e di Expo Milano 2015.
Silos solis nutrirsi di luce è l’installazione creata da Viabizzuno in occasione dell’anno mondiale della luce e di Expo Milano 2015.
Sette silos di luce, alti 10 metri, si stagliano lungo via San Marco. Si tratta di Silos solis: nutrirsi di luce, l’installazione creata da Viabizzuno in occasione dell’anno mondiale della luce e di Expo Milano 2015. Un percorso sensoriale dedicato ai temi terra, aria, lampadine, sole, luna, acqua e fuoco.