Progetto di Archstudiolongo
Foto di Giuseppe di Viesto
Testo di Virginio Briatore

L’appartamento è situato a San Vito dei Normanni, un nome che è di per sé un serbatoio geosemantico: terra di santi e di conquistatori, terra di Puglia, provincia di Brindisi, dove finisce la via Appia e iniziano il mare, il Salento, la Grecia, l’Oriente.

Il progetto nasce dalle intuizioni di Angelica Longo, giovane architetto del luogo che, dopo essersi laureata a Ferrara, ha vinto una borsa di studio della Regione Puglia con cui si è pagata il master in Design degli Interni alla Domus Academy di Milano. Il bando prevedeva che dopo gli studi i vincitori reimpiegassero il loro know how nella regione d’origine. Il progetto Appartamento Lago è stato il modello di business che Angelica Longo ha presentato al suo rientro ed anch’esso ha vinto un finanziamento a fondo perduto della Regione di 25.000 euro. L’appartamento di 120 mq ha sede in un’antica residenza di famiglia situata nel centro storico. Posto al piano terra, con accesso da una delle strade principali del paese, l’edificio settecentesco conserva tutti i caratteri originari delle architetture storiche della zona: una serie di ampie stanze si susseguono e si estendono in profondità per aprirsi su un cortile interno, tipico dell’architettura mediterranea. Muri spessi in pietra tinteggiati con calce bianca delimitano spazi sovrastati da volte a stella e a carrozza, L’intervento di ristrutturazione è opera di ArchstudioLongo, che oltre ad Angelica comprende il padre Enzo Longo, architetto di grande scuola e lunga esperienza negli edifici storici e monumentali e la sorella Danila Longo, anche lei architetto. I lavori consistono in opere murarie di consolidamento e ridefinizione delle aperture interne, predisposizione di impianti termoidraulici ed elettrici, opere di finitura e di falegnameria, realizzazione ex-novo dei servizi igienici; il tutto senza stravolgere l’impianto originario della struttura e senza intaccare la conformazione spaziale degli ambienti. Murature, volte, alcove, camini e cisterne antiche sono state recuperate e valorizzate per rispondere a uno stile di vita contemporaneo. La manodopera locale impiegata ha permesso di eseguire le opere secondo i dettami della tradizione costruttiva, impiegando per quanto possibile materiali del posto e a basso impatto ambientale, come le chianche del 1700 riutilizzate per lastricare i cortili. Arredato in collaborazione con il team Lago e con i prodotti modulari dell’azienda veneta, l’appartamento si presenta come due infilate di volte stupende, con archi, nicchie, alcove, mezzanino, inattese finestrelle che guardano il cielo e porte finestra che introducono alla doppia corte e al giardino. Le due infilate sono segnate dal pavimento ligneo di Listone Giordano, disegnato da Michele De Lucchi e dal pavimento in pietra di Minervino progettato da Angelica Longo, riprendendo lo stesso disegno–formato di De Lucchi. La cucina a penisola, posta tra il giardino, il focolare e la sala da pranzo è una macchina perfetta, un ponte-tavolo di collegamento fra i mondi: acqua, fuoco, frigo, piatti e cibi sono tutti a portata di mano e disposti a dialogare con l’architettura. Il pranzo viene servito nella stanza d’ingresso collegata direttamente alla cucina anche in virtù di una finestrella passante. La sala da pranzo ha una bellissima volta, come spiega Angelica Longo: “Si chiama volta a carrozza, ha i muri portanti e la sua forma deriva dall’incrocio fra la volta a botte e quella a stella”. La luce degli dei e la luce degli umani convivono bene sotto questi archi bianchi, nella collana di stanze che porta nel piccolo giardino, con tre diverse piante di agrumi. Come scriveva Vittorio Bodini, poeta salentino: “Sbattevano i lenzuoli sulle terrazze, arancio limone mandarino”. In fondo al giardino una piccola stanza con bagno. Un nido per gli ospiti, un nido d’amore. Le porte finestra che si affacciano sul giardino sono protette da una garbata micro tettoia in lamiera disegnata da Angelica Longo, dipinta di bianco e integrata nella muratura. L’illuminazione è stata progettata con molta cura e circa 100 punti luce offrono tutto quel che serve: in cucina la luce intensa sul piano di lavoro aiuta a preparare i cibi; nel momento del relax piccole luci occhieggiano dalle nicchie e altre più precise permettono di leggere stando a letto o sul divano; conversando a ascoltando musica si colgono i tagli di luce inseriti direttamente nell’architettura in fase di restauro. Alte sul muro le librerie Lago sembrano una grande greca, semplice e al tempo stesso meravigliante. Dice Angelica Longo: “Questa libreria fatta di semplici mensole sistemate in maniera originale è come un libro di testo: le persone la guardano, imparano e capiscono che possono farsela anche loro, a modo loro!”. La biocalce Kerakoll è stata utilizzata per la finitura interna ed esterna delle pareti, conferendo all’edificio sostenibilità e contemporaneità. La presenza di pannelli fotovoltaici, ben integrati, assicura la fornitura di energia elettrica agli ambienti, dotati di apparecchi illuminanti a basso consumo. Ne deriva infine uno spazio abitabile speciale: casa privata, casa vacanza, casa eventi, casa sharing in cui i pensieri chiave sono ospitalità, vita mediterranea e rispetto per il pianeta.