Il nome del giovane studio GG-loop (nasce ad Amsterdam nel 2014) ci parla sia del suo fondatore (la doppia G sta per Giacomo Garziano) sia del metodo progettuale (un loop armonico e ben orchestrato), che anima i suoi lavori.
Proprio come in questa ristrutturazione, capace di mixare sogno, emozione, tecnologia, architettura. Ci spiega il progettista: “L’edificio, che risale agli Anni 50, appartiene alla mia famiglia da quattro generazioni: si trova ad Altamura (Bari), in una periferia fragile e dimenticata.
Ho immaginato di ridare vita alla casa svegliando il suo genius loci da un sonno profondo perché lo ‘spirito del luogo’ rappresenta il direttore d’orchestra di una città. Se non c’è, anche la colonna sonora urbana cessa di suonare, le note si susseguono senza uno schema, sbilanciate, vuote, generando sentimenti di abbandono e di indifferenza”.
Cosi Gentle Genius, questo il nome dato al progetto, vuole prendere consapevolezza di questa condizione che spesso nega alle periferie dignità urbana e sociale. “Serve una nuova colonna sonora dell’ambiente urbano”, rilancia Garziano, “servono nuovi strumenti per suonare la musica delle città del futuro, permettendo al nostro genius loci di comporre ancora note gentili e armoniose come un tempo”.
Così dopo decenni di abbandono, la facciata inizia a vibrare grazie alla sua texture tridimensionale colorata di rosso acceso (“l’ho scelto perché la sua lunghezza d’onda è la più ampia dello spettro visibile dall’occhio umano e colpisce al cuore”), suggerendo un perpetuo movimento carico di emozioni.
Testo di Laura Ragazzola
Guarda il corto della performance in occasione dell’inaugurazione della casa museo:
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