La lampada Illan della giovane designer ungherese Zsuzsanna Horvath per Luceplan, una scultura di luce che vibra con l’aria

L’emozione al centro. Quella di Illan, la lampada della giovane designer ungherese Zsuzsanna Horvath per Luceplan, premiata da poco con il Red Dot Design Award nella categoria illuminazione, è una storia di scoperte. La prima, tre anni fa, avviene al Salone Satellite, dove l’azienda, eccellenza pluripremiata del Made in Italy, intercetta la giovane creativa con un prototipo di grande fascino, tutto giocato sull’oscillazione, ma allo stesso tempo scultoreo e rassicurante. In una parola, poetico.

Il passo successivo è ingaggiare la designer e metterla in dialogo con gli uffici tecnici di Luceplan. Nel giro di qualche mese nasce Illan: una lampada a sospensione, frutto della sperimentazione di modelli di taglio laser applicati a vari materiali. “Sottoponendo fogli di carta e legno a geometrie di taglio, questi - sospesi per effetto della gravità - acquistano nuove caratteristiche” racconta Horvath. “La traslucenza, la flessibilità e il delicato movimento ondulatorio sono il tratto distintivo di Illan. Il semplice motivo di taglio concentrico modella il legno in un oggetto tridimensionale scultoreo, che reagisce al minimo movimento daria, mentre il caldo bagliore della luce crea una sensazione rilassante, riflettendosi sulla superficie in legno e oscillando armonicamente”. Una lampada che la stessa designer ama definire al confine tra arte e design, un oggetto che “bilancia funzionalità, estetica e un podi magia, di cui abbiamo bisogno nella vita di tutti i giorni.

La vocazione poetica della lampada è già nel nome: in ungherese,“illan” rimanda a qualcosa di effimero, di fugace. “Una bellezza” dice Zsuzsanna Horvath “che va colta subito, senza lasciarsi distrarre dalla vita frenetica di tutti i giorni, come un profumo che con il tempo evapora o una sensazione da afferrare prima che fugga via”.

Soggetta al moto ondulatorio dellaria, che dà forme sempre diverse al corpo in multistrato di betulla, Illan acquisisce volume per effetto della gravità e assume la sua caratteristica forma che fluttua nell’aria, modellando di conseguenza anche la luce che emana. Il suo corpo molto leggero è ottenuto da un multistrato in legno, estremamente sottile e flessibile, tagliato al laser secondo linee fitte ed equidistanti e sospeso al soffitto. Materiale e tecnologia sono sostenibili: la struttura è realizzata con un legno certificato FSC® (Forest Stewardship Council® ), proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo standard ambientali, sociali ed economici rigorosi. Il numero dei componenti è ridotto al minimo e i processi produttivi utilizzati sono a basso impatto ecologico. Anche queste, caratteristiche che le sono valse sia il recente Red Dot sia, nel 2020, il Design Plus powered by Light+Building 2020.

Illan è disponibile in più dimensioni fino a un metro di diametro. Il sistema di sospensione e di alimentazione della lampada è poco invasivo e le permette di essere leggera. La sorgente led a luce calda è posizionata allinterno del corpo, nella parte superiore, e crea nello spazio circostante unilluminazione diffusa molto confortevole e rilassante. Una storia che è motivo di vanto per l’ad Patrizia Vicenzi: “Da sempre Luceplan è attenta a individuare nuovi talenti nel mondo del design. Da subito abbiamo colto le potenzialità di questa proposta tanto poetica e immediata. Grazie a una grande sintonia progettuale che si è creata tra la designer e i nostri uffici tecnici, siamo riusciti a sviluppare il concept per presentarlo a Euroluce 2019 e da subito ha ricevuto un grande plauso da parte del pubblico internazionale. Oggi Illan è a tutti gli effetti una nuova icona del nostro catalogo, in grado di interpretare non solo nuove tendenze stilistiche, ma anche le nuove sfide della sostenibilità”.