Catellani & Smith è la luce capace di raccontare una storia mai banale. Accade quando la ricerca si trasforma nel piacere del fare

Oltre 30 anni di storia si snodano in un discorso lineare che affronta il tema della luce senza mai essere scontato. Oggetti che attirano l’attenzione, non destinati a scomparire, ubbidienti nello spazio domestico. Eppure è semplice descriverli e inseguire il filo creativo che li ha portati a essere “prodotto”. Parliamo, ad esempio, di Petits Bijoux di Catellani & Smith, una lampada che descrive un movimento sospeso e ipnotico. Potrebbe sembrare una spirale, e invece è una sfera fatta di circonferenze metalliche unite da fili sottili quasi invisibili. Anche la parte elettrica è ridotta al minimo, non nascosta, ma mimetizzata.

La regolarità dell’andamento formale è interrotta da piccole cover trasparenti, che nascondono la sorgente della luce e introducono una pausa iperdecorativa. Un po’ come se nel ripetersi del quotidiano ci facessimo sorprendere dalla meraviglia dei dettagli preziosi. Petits Bijoux celebra la perfezione delle geometrie universali, con il cerchio come metafora di infinito, tema caro e ricorrente nella produzione di Catellani & Smith. Petits Bijoux, come tutti gli altri modelli, nasce nel laboratorio di ricerca creativa e artigianale dell’azienda, il cui obiettivo è sempre di abbattere i limiti tecnici per sondare liberamente l’ispirazione formale.

Nel testo introduttivo del catalogo 2021/22 di Catellani & Smith, Enzo Catellani ripercorre la storia della sua azienda. È un discorso dichiaratamente assertivo, in cui si conferma un’attitudine imprenditoriale audace e forse un po’ anarchica: “faccio quello che mi piace”. Traspare tutto il lavoro progettuale di un brand che ha alle spalle una serie di prodotti di successo, benché lontani da qualsiasi categorizzazione comune. Perchè ciò che piace a Enzo Catellani è soprattutto il risultato di una passione che si è trasformata prima in un lavoro e poi in un’impresa. Tanto che all’epoca della nascita del brand nel 1989, per evitare di dover ammettere di essere il l’imprenditore ed il designer, Enzo Catellani si inventa un socio, il fantomatico Mr. Smith.

Logan Smith in realtà era il nome del cavallo di Enzo Catellani. Una piccola gag che ha contribuito a nutrire una narrazione forte ma anche molto ironica.Quel tipo di atteggiamento che permette di lavorare con calma a ogni nuovo progetto. Senza prendere troppo sul serio il mercato del design e la rincorsa al prodotto/novità. E per un’azienda che ha più di trent’anni, il catalogo di Catellani & Smith è lì a dimostrare la volontà di riflettere con attenzione sui propri gesti progettuali e imprenditoriali. Pezzo dopo pezzo, ragionando sui passi che si fanno e sui progetti che si mettono in produzione, perchè ogni lampada dice qualcosa di sensato e importante.