L'architettura dall'anima green, firmata da AMDL Circle e Michele De Lucchi, celebra l'anniversario di Pedrali e i suoi valori proiettati nel futuro

C'è il respiro di una storia lunga sessant'anni, ricca di valori e design, nel Pedrali Pavilion appena inaugurato. L'occasione che dà vita all'installazione è un anniversario importante, non soltanto per un'azienda ambasciatrice del saper fare italiano e per una famiglia, ma per l'intera community del design. Progettata da AMDL Circle e Michele De Lucchi, aperta dal 15 settembre nell’Headquarters di Mornico al Serio in provincia di Bergamo, la struttura in legno certificato PEFC - materiale che abbraccia sia la tradizione artigiana sia l'innovazione, riflettendo i valori fondamentali di Pedrali - è pensata per essere una nuova casa, calda e ospitale, pronta ad accogliere sia chi ha contribuito a costruire la storia aziendale sia le nuove generazioni.

Le radici del futuro

“Il Pedrali Pavilion sorge nel nostro Headquarters a Mornico al Serio, dove tutto è pensato e prende vita. Prendono vita le idee e i progetti per il futuro. La scelta di far sorgere il Pavilion nel nostro territorio ci fa pensare alle nostre radici, ai nostri luoghi. È uno spazio nuovo, che ci appartiene e che sarà l’eredità di questo anniversario così speciale”, dichiara Monica Pedrali, AD di Pedrali.

Un percorso per riflettere

Animato dalla mostra Pedrali60, we design a better future, a cura di Luca Molinari Studio e aperto al pubblico fino a fine ottobre, il Pedrali Pavilion sorge come un ampio tetto sopraelevato che accoglie, al suo interno, i due piani sui quali si articola l’esposizione. Una galleria sospesa diventa il palcoscenico del racconto della storia dell’azienda mentre un grande portico, al pian terreno, si configura come un percorso per riflettere sulla necessità di trovare una dimensione condivisa in cui costruire il futuro.

Architettura nomade

Il progetto concretizza la richiesta di Pedrali di dare vita a un'architettura temporanea, agile, funzionale, in grado di esplicitare visivamente la volontà orientata al rinnovamento continuo. Un'opera dall'anima green pensata anche per avere una seconda vita all’interno dell’Headquarters di Mornico al Serio, in piena armonia con il territorio circostante. Il padiglione, a pianta rettangolare, ha la forma di un grande tetto voltato appoggiato su solide gambe di legno, che rimandano all'importanza di realizzare architetture nomadi, facilmente trasferibili.

Legno, legno e legno

La struttura principale è costituita da portali arcuati, connessi tra loro da travi orizzontali. Al livello superiore, una seconda orditura di travetti si interseca con gli estradossi per sostenere la grande copertura in scandole di larice, che scende fino ad avvolgere la pavimentazione in tavole di abete. Entrambi i fronti del padiglione sono aperti, consentendo alla luce naturale di fluire nell'ambiente. Al piano terra, i piedritti a vista costituiscono le simboliche gambe dell’architettura creando un suggestivo porticato.

Uno scalone che diventa tribuna

“Il padiglione è come un grande tetto che si regge sulle sue gambe, a cui si accede attraverso uno scalone che è anche una tribuna dove mettere insieme persone, visitatori, spettatori. In questo spazio espositivo mobile e trasportabile si possono inscenare spettacoli ed eventi, che raccontano l’esistenza di un’azienda, una comunità di persone che costruiscono insieme qualcosa che merita di essere costruito, distribuito, venduto, raccontato, combinando insieme i destini di tanti individui” spiega Michele De Lucchi.

Una rilettura critica

All'interno della struttura, la mostra è pensata per essere “la rilettura critica di un'importante storia aziendale del design italiano e, insieme, uno sguardo al futuro costruito attraverso la forte coerenza con i caratteri imprenditoriali e d'innovazione che sono propri del mondo Pedrali”, spiega il curatore Luca Molinari. Ecco così i monitor che raccolgono le testimonianze e le voci della community Pedrali, e poi i pezzi di design più iconici che rivelano la maestria e l'abilità produttiva dell’azienda 100% made in Italy.

Un viaggio verso la bellezza

La storia di Pedrali inizia nel 1963, quando Mario Pedrali, forte della cultura artigianale maturata nel campo della lavorazione del metallo, avvia la propria attività a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Spinto dalla passione e dalla volontà di sperimentare, investe le sue conoscenze nel primo laboratorio artigiano specializzato nella produzione di arredi da giardino in ferro battuto. Prende il via allora un viaggio che ha sempre avuto come obiettivo la bellezza, la tradizione e l'innovazione, valori declinati in maniera condivisa con la famiglia e con il territorio. Gli stessi che il Pedrali Pavillion vede scolpiti nelle sue forme per comunicarli, piene di luce, al mondo.