A Cersaie 2022, Interni ha portato il suo contributo, nell'ambito dei Café della Stampa, con il talk che ha visto protagonista il lavoro di progettazione di Studio OTTO di Paola Navone: una riflessione su significato e usi del materiale ceramico tra design e artigianato. Cristina Pettenuzzo, designer, art director e partner dello studio ne ha discusso con Patrizia Catalano, giornalista di Interni

Versatilità, resistenza e durata nel tempo, garanzia di pulizia e igiene, disponibilità di formati maxi e iper-maxi in spessori minimi, sostenibilità tanto nel processo produttivo quanto nell'approccio progettuale, hanno fatto e fanno della ceramica uno dei materiali più apprezzati da progettisti e designer. Anche nel settore ceramico sono sempre più frequenti l'utilizzo di materie prime seconde da scarti e sfridi di lavorazione e processi di adattamento ecosostenibile nelle fasi produttive interne. Duttile e intramontabile, questo materiale si inserisce nel circolo virtuoso dell'economia circolare arredando, sanificando, riproducendo altri materiali (legno, marmo, pietra ecc.) pur mantenendo intatte le sue qualità estetiche e strutturali.

Ambasciatrice della creatività italiana

Paola Navone lo ha sempre amato, utilizzandolo nei suoi progetti in Italia e all’estero. Appassionata di culture locali, ha tradotto i linguaggi della tradizione in collezioni e pezzi che hanno fatto la storia del design. Poliedrica e cittadina del mondo, i suoi progetti di architettura e di interior sono, a livello internazionale, ambasciatori della creatività italiana: dal nuovo 25hours Hotel San Paolino di Firenze a COMO Dempsey Hill a Singapore solo per citare i più recenti. Trattenuta proprio a Singapore da impegni di lavoro, Cristina Pettenuzzo, storica collaboratrice di Studio OTTO, ha raccontato e tradotto per il pubblico dei Café della Stampa di Cersaie la visione di Navone che ha inviato i suoi saluti attraverso un simpatico videoclip.

Cultura del progetto e rigore del design

Le superfici ceramiche sono sempre più avanzate tecnologicamente in termini di performance: nuovi processi permettono lavorazioni inedite, inusuali, particolari che lo studio affronta da sempre con un approccio che fonde la cultura più alta del progetto internazionale di tendenza e l'espressione rigorosa del design. Con approcci ironici, giocosi spesso vicini anche al settore tessile e del fashion.

Imperfezione e colore

Alla base di ogni progetto c'è il mood dello studio che ricerca un'imperfezione mixata a effetti optical, vivacizzati da decori espressi attraverso un uso scenico del materiale, con pattern fuori scala, affreschi che “mangiano” le pareti dando quasi l'impressione di un restauro in corso. In questo senso, la collezione Poetry House, nata dalla collaborazione con ABK, è un progetto che esplora materiali come il legno e la pietra, segni grafici ispirati al vissuto artistico e alla storia di Navone; oppure la collezione Vedononvedo per Decoratori Bassanesi: riflessi di luce in dialogo con la materia e suggestioni ottiche, grazie a elementi specchiati, graffiati e sabbiati. E poi l'ironia e un ricorso al colore che, anche nelle tinte unite, non è mai scontato un po' come accade in natura: la collezione Affresco per Bisazza è caratterizzata da motivi geometrici e floreali dai colori accesi, sgranati e surreali.

Spirito nomade

Assecondando questo spirito nomade e dando seguito alla passione per il viaggio, i progetti di Paola Navone mescolano colori e sapori occidentali, mediterranei, orientali. Colori che si dilatano in modo fluido, toni che si fondono grazie al ricorso a tecniche manuali artigianali, motivi inaspettati ed esclusivi che nascono integrando tradizioni e decorazioni che restituiscono nuovi significati a simboli e segni grafici. Attraverso una ricerca nata negli anni, nel corso dei viaggi: lunga nel tempo, ma veloce nella sintesi quando occorre scegliere in fase progettuale. In grado di restituire uno sguardo: la visione personale filtrata dalla capacità di cogliere e valorizzare ciò che si incontra, si intercetta e si traduce infine in design.

In crescita i numeri di Cersaie 2022

La 39ma edizione di Cersaie, ha risposto alle attese delle imprese che hanno creduto nella possibilità di investire in fiera, per tornare ad incontrare direttamente i propri clienti, presentando le più recenti innovazioni di prodotto in stand di grande impatto visivo ed emozionale. Nei quindici padiglioni del quartiere fieristico di Bologna interamente occupati - pari a 140.000 metri quadrati di superficie complessiva - hanno esposto 624 aziende, di cui 354 del comparto piastrelle di ceramica, 88 dell'arredobagno, 183 appartenenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove superfici, delle attività di servizio. Una rassegna dalla forte connotazione internazionale, confermata dai 237 espositori esteri - pari al 38% del totale - e dai 26 paesi rappresentati. 91.296 le presenze, con una crescita di circa il 50% rispetto all'edizione 2021 che aveva segnato uno dei primi ritorni di una grande fiera nel difficile periodo post pandemico. L'appuntamento è per il 2023 dal 25 al 29 settembre.