Il volume è anche l’occasione per scoprire che design non vuol dire soltanto forma, funzione, estetica, ma anche coerenza. “Stiamo creando Italian product design, nel migliore senso del termine” spiega Florian Seidl, a capo dal 2015 dell’Ufficio design Lavazza, struttura nata in quell’anno per portare una maggiore uniformità di stile senza penalizzare varietà e autorialità. “È stata una vera sfida creare questo ufficio da zero. Perché sebbene Lavazza sia sempre stata aperta al design e ad altre discipline creative, in passato non disponeva di una struttura interna dedicata. Grazie a partner esterni i progetti erano validi e stimolanti, ma forse a volte mancava coerenza nell’esecuzione e nell’esperienza dell’identità del marchio.
Ma questa identità può essere creata nel tempo. Ci ritroviamo nella tradizione di nomi importanti come Olivetti, Brionvega, forse Piaggio o Fiat. Lavazza Design prende questi eroi del design industriale italiano degli anni ’50 e ’60 come punti di riferimento e segue con orgoglio le loro orme. Amiamo i nostri prodotti e li progettiamo appassionatamente con le nostre mani, le menti e i cuori. Ergonomici e funzionali, mai troppo tecnici. Il risultato è un design solido, forte nel carattere e leggero nel cuore, moderno e con un tocco umano”. Design People, appunto.