Mile è una famiglia di oggetti illuminanti destinata all’uso professionale. Antonio Citterio, che l’ha disegnata, ha cercato la riduzione minimale degli elementi compositivi a favore della performance ottica.

Mile è un progetto sull’assenza della forma. O meglio, sulla sua subordinazione alla performance tecnica e ottica, che in questo caso è il vero focus. L’architettura degli esterni ha bisogno di un’illuminazione la cui fonte sappia scomparire sulla superficie. Un oggetto che ceda la sua presenza a favore di ciò che viene illuminato, perché le forme, i pattern e la grana delle superfici diventino davvero la pelle notturna degli edifici. Un lavoro che ha a che fare con un paesaggio urbano traboccante di storia e di bellezza, che non ha bisogno di aggiunte decorative. Da questa radice, che nasce dal rispetto per uno scenario che deve essere illuminato ma non modificato, Antonio Citterio ha costruito un progetto che definisce: “un lavoro che riguarda più aspetti: si è cercato di minimizzare, essere performanti e avere la qualità percepita di un “oggetto perfetto”. Un oggetto perfetto che scompare, grazie alle superfici complanari, ai volumi geometrici e alla compattezza delle misure. Antonio Citterio ha già lavorato su altri progetti per Flos con un atteggiamento analogo, più interessato a un’interpretazione tecnica della forma e della luce che alla sua dimensione poetica. Inevitabile quindi che anche Mile sia frutto di un’ottimizzazione delle parti che compongono l’apparecchio alla ricerca di un oggetto razionale.

Mile inoltre è un lavoro che si addentra nello studio tecnico dell’ottica, che permette di usare la fonte LED recessa bivalente. Mile quindi è un oggetto flessibile, con una funzionalità adattabile e versatile. Wall, la versione a parete, è pensata per l’uso professionale, per l’illuminazione degli spazi pubblici e per essere integrata in uno scenario urbano. Bollard, disponibile in due altezze e due larghezze, riprende le semplici geometrie e il lavoro di riduzione delle forme e degli spessori sulla sottile cornice che dà forma alla struttura verticale della lampada. La base nasconde uno “scuretto” più ridotto che crea un effetto di galleggiamento sulla pavimentazione. L’elemento Ceiling, da soffitto, ha l’ottica arretrata e quattro possibili fasci d’apertura per il massimo comfort visivo. Infine, l’ultimo nato, il modello Path, in due diverse larghezze è pensato per corridoi e camminamenti.

Per Mile esiste la possibilità della finitura in primer, che consente di mimetizzare completamente l’oggetto luminoso con il colore della parete. Il finishing personalizzato è un dettaglio sartoriale, che risponde appunto all’ utilizzo in ambito professionale.

Quattro modi di disegnare la luce outdoor e trasformare la notte in paesaggio. Flos esplora tutte le tipologie di prodotto, dalla lampada da interni che si adegua all’open air ai progetti per uso urbano e architettonico. Fino all’illuminazione degli spazi naturali. Tutto in un’ottica centrata su un uso intelligente delle fonti luminose e un lavoro progettuale che si sovrappone alla tecnologia nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

La grazia della geometria