Zanellato/Bortotto rileggono in chiave ancora più sostenibile un classico del catalogo del brand, coinvolgendo tre manifatture d’eccellenza del Nord Est

Da quando la questione ambientale è diventata centrale anche nell’arredo, la sostenibilità ha spinto molte aziende a concentrarsi più sul cosa fare che sul come farlo, scatenando per esempio la corsa all’ultimo materiale ecologico disponibile o alla finitura bio appena uscita dalla fase sperimentale. Meno battuta è la strada che porta, nel nome dell’ambiente, a ripensare processi e obiettivi in una visione d’insieme. Per questo, spicca in positivo la storia di Bolzan, l’atelier veneto del sonno specializzato in letti industriali fatti con cura e dedizione artigianali.

Raccontare una storia

“Sostenibilità è un termine inflazionato che può voler dire molte cose, ma anche poche” osservano Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto, designer che con l’azienda trevigiana collaborano da tempo. “Prima che di tutti questi aspetti, noi ci sentiamo responsabili del disegno di un oggetto, che dovrebbe essere senza tempo e durare il più a lungo possibile. Ecco perché, invece di disegnare un nuovo letto, abbiamo scelto di proporre in nuova versione il nostro Jack, nato ormai cinque anni fa. Disegnare oggetti duraturi, sia per forma sia per materiali, e raccontare una storia attraverso di loro, è quello che intendiamo per sostenibilità”.

Rileggere un best seller

Jack-e di Bolzan è l’esempio virtuoso di come un’azienda risponda alle sfide del tempo non con un modello nuovo, ma optando per rileggere un best seller in chiave più sostenibile, attraverso un’indagine che spinge i designer a cercare nel territorio quelle manifatture a km 0 che portino una qualità rinnovata al progetto. Così, il letto che prima era realizzato in metallo, adesso è fabbricato in frassino proveniente da riforestazione e certificato, dipinto con terre naturali che ne rendono irripetibile ogni esemplare. I tessuti, anche questi lavorati senza additivi, e contenenti cotone preconsumer e canapa, pianta che cresce con poca acqua, arrivano da Torri Lana, storica manifattura lombarda celebre per essere una sorta di archivio delle stoffe scelte dai maestri del Novecento.

Pattern e palette colori

E il cuoio è prodotto da Presot, ultima conceria naturale d’Italia che con la sua manifattura ha contribuito a portare l’uomo in vetta al K2, nel 1954, realizzando le suole degli scarponi usati per la spedizione. Anche il pattern e la palette scelti per il tessuto rimandano alla storia e al paesaggio tra Veneto e Friuli dove è radicata Bolzan, proponendo una versione evocativa dei salici tipici della zona nei colori degli affreschi della cattedrale di Sacile.

Legni e colorazioni

La sostenibilità, per Bolzan, diventa così una storia di storie, un racconto del territorio. “Le tre realtà con cui abbiamo collaborato sono diverse e tutte uniche” spiegano Zanellato Bortotto. “Loris Giacomin di LorisTill lavora esclusivamente con legni particolari, conosce perfettamente la storia di ogni materiale e lo tratta come se fosse unico. Stessa cosa per le colorazioni, fatte rigorosamente con terre naturali e quindi variabili, imprevedibili, che lasciano parlare il legno più di qualsiasi altra cosa. Ascoltare Eugenia di Presot parlare della sua conceria è sempre un gran piacere: ogni dettaglio delle sue parole rimanda a storie, odori, colori e tecniche invariate nel tempo.

Ambiente, coscienza e consapevolezza

C’è un grandissimo rispetto per il cuoio, e un’attenzione meticolosa in tutti i vari passaggi della lavorazione. Torri Lana, invece, è un’azienda dalla familiarità antica con il design. Fin dal Dopoguerra, ha trovato soluzioni eccezionali per i marchi italiani più prestigiosi e possiede un archivio tessile sorprendente. È bello vedere come tessuti progettati più di cinquant’anni fa siano ancora attualissimi. Elisabetta e Piercarlo Bolzan hanno scelto per la loro azienda un percorso consapevole, fatto di cambiamenti graduali. “La sostenibilità”, concludono i designer, “è un viaggio fatto di scelte che, se comunicate bene al cliente finale, fanno la differenza non solo per l’ambiente, ma anche per la coscienza e la consapevolezza di tutti”.

E per la prossima Milano Design Week...

Nel 2023 il lavoro di rivisitazione e racconto del territorio iniziato nel 2022 con Jack-e prosegue con Bend-e, un classico del catalogo Bolzan dalle forme contemporanee sempre progettato da Zanellato Bortotto. Bend-e sarà presentato in occasione della Milano Design Week, nel nuovo showroom Bolzan di via Mercato 3 a Milano, che aprirà per la prima volta le porte lunedì 17 aprile con l’installazione Dreams in progress curata da Zanellato/Bortotto.