Vincono idee, innovazione, creatività e libertà espressive anticonvenzionali

Oltre 100 i progetti in gara e cinque categorie valutate che raccontano i prossimi modi dell’abitare e del vivere contemporaneo: viaggiare, abitare, lavorare, tempo libero, musica (strumenti). Sono solo alcuni dei numeri che rappresentano l'edizione 2022 del Premio Targa Rodolfo Bonetto promosso con il contributo di Regione Lombardia. Rivolta agli studenti di Università e Scuole di Design, l’iniziativa incoraggia la libertà espressiva anticonvenzionale che ha sempre contraddistinto l’operato di Bonetto, premiando progetti e concept originali per destinazione d’uso e non ponendo limite nei confronti del linguaggio progettuale stesso.

Esaltare il genio artistico

“Un progetto che risponde agli obiettivi posti dal bando regionale ‘Demo’: stimolare iniziative in grado di esaltare il genio artistico tipico dei nostri designer. Stiamo infatti parlando di uno tra i comparti competitivi più dinamici e importanti nel tessuto economico lombardo. Il nostro obiettivo deve essere quello di far crescere la fantasia e la creatività dei nostri giovani designer, futuri ambasciatori del made in Italy nel mondo. Da sempre espressione del concetto del ‘bello’, le produzioni artigianali italiane si sposano perfettamente con l’innovazione e l’eccellenza delle proposte di design, tratto distintivo del Bel Paese in ambito internazionale. Qualità dei prodotti, fantasia e talento creativo: ecco come possiamo essere vincenti. In tal senso, Regione Lombardia sostiene progetti e designer che danno lustro alle nostre creazioni”, spiega Lara Magoni, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia.

Un palcoscenico privilegiato

“Il premio vuole essere un palcoscenico privilegiato dove i giovani designer possono mettere in evidenza le loro capacità creative e progettuali. L’avanzamento dell’innovazione tecnologica non può prescindere dal design, inteso quale elemento di sintesi tra l’uomo e lo strumento”, racconta Marco Bonetto, presidente della giuria. “Questo è stato il pensiero fondante dell’intero operato di mio padre, che sono orgoglioso di ricordare con un premio giunto quest’anno alla 25^ edizione”.

Premiate la sperimentazione e la diversità

Accanto al presidente Marco Bonetto e al vicepresidente, lo scrittore Decio Carugati, la giuria di questa edizione (Mauro Afro Borella / Architetto – Docente; Aldo Castellano / Docente universitario; Luciano Galimberti / Presidente ADI e Architetto; Flavio Manzoni / Chief Design Officer Ferrari; Giovanna Mazzocchi / Presidente Editoriale Domus) si è composta di personalità di spicco dal differente background culturale e professionale, a garanzia di una scelta neutrale, esente da qualsiasi influenza stilistica. L’unico criterio è stato quello di premiare la sperimentazione, la diversità, rifacendosi ai principi dell’Universal Design inclusivo e promotore.

Vince Swarmix a salvaguardia delle api

Primo classificato, il progetto Swarmix, curato da Edoardo Amato, Enrico Canella e Giacomo Pizzoni / IED Milano. L’idea ruota attorno a un’esigenza imminente per il futuro del pianeta e delle prossime generazioni: la salvaguardia delle api e la loro ripopolazione, l’urgenza di un coinvolgimento attivo delle persone nel supportare gli apicoltori. Swarmix è un sistema che mette in relazione un particolare alveare apicentrico costruito in materiale naturale, gli utenti e gli apicoltori stessi. Scaricando l’app e sottoscrivendo un abbonamento, attraverso sensori e telecamere integrate all’alveare sarà possibile monitorare h24 la salute degli insetti.

Pastago, un alleato portatile in cucina

Curato da Sofia Luppi Areosa, Gianluca Pegolo e Lorenzo Taccetta del Politecnico di Milano, Pastago (secondo classificato) è un piccolo elettrodomestico in grado di preparare automaticamente tipi di pasta diversi, preparati con differenti farine. Un alleato portatile per chi ricerca uno stile di vita sano o che devono rispondere a esigenze particolari dettate da intolleranze alimentari o semplicemente per chi vuole sperimentare in cucina.

Iedex: il cicloturismo del futuro

E' un servizio di leasing che offre un'esperienza di esplorazione turistica a bordo di una bici elettrica marchiata IED per riscoprire luoghi o attrazioni poco conosciute dell’hinterland milanese, il progetto (terzo classificato) curato da Alessandro Ingravalle / IED Milano. Attraverso l’apposita Iedexapp è possibile pianificare l’esperienza desiderata. Due le configurazioni di itinerario disponibili: Urban all’interno della città, e Rural fuori dai confini di Milano che può prevedere anche un pernotto in un campeggio. La bicicletta è dotata di un navigatore integrato al manubrio che avvertirà l’utente in caso di vicinanza ai Must See, possibili deviazioni suggerite per scoprire attrazioni inaspettate.

Quantum ergo six: ridisegnare le racchette per lo sci di fondo

Menzione Speciale al progetto curato da Alessandro Boscariol / ISIA Roma Design (sede decentrata di Pordenone), che si occupa di un completo redesign delle classiche racchette per lo sci di fondo, perchè possano essere completamente smontabili. Modifiche che, in caso di rottura della racchetta, consentirebbero di sostituire un solo componente, oltre che di utilizzare l’attrezzo anche per svolgere altre attività outdoor, come trekking, camminata nordica o skiroll.

Jellyfish & Claw

Targa della Critica al progetto di Simone Scuteri / Isia Pescara, due posate ideate per una nuova gestualità nel consumo dei cibi a tavola, che consentono di afferrare comodamente finger food e street food senza sporcarsi le dita o per servirsi in tavola dal piatto di portata, evitando di dover mettere le mani nel piatto stesso. Ispirate alla gestualità delle bacchette della cultura culinaria orientale, rendono eleganti gesti considerati informali ed evitano un avvicinamento eccessivo delle mani alla bocca. Jellyfish è realizzata in Mater-Bi, bioplastica biodegradabile; Claw è in acciaio inox 18/10 e può essere utilizzata anche in contesti professionali.

Un premio-ringraziamento

Della Targa D’Onore è stato insignito Luciano Galimberti, presidente ADI e membro della giuria. Un ringraziamento da parte di tutta la comunità del design italiano per la dedizione e la determinazione dimostrate. Le sue capacità e la sua passione hanno fatto sì che dal 2014, anno di inizio della sua presidenza, ADI e ADI Design Museum siano diventati una solida realtà istituzionale, il punto di riferimento del design made in Italy nel mondo.