“Mi interessa che sia leggibile la loro propensione verso una dimensione ulteriore di conoscenza, in grado di cambiare il rapporto con le cose. Mediante le installazioni di luce cerco poi un altro tempo, che è l’istante di stupore generato dall’azione di riscrittura. La luce è essa stessa il contenuto del messaggio, soggetto/oggetto della rappresentazione, perché si declina in forma di poesia visiva, si trasforma, come le parole scritte su un foglio, in altro, dialogando con palazzi, città, spazi interni ed esterni. Un incontro che segue il filo energetico di diversi pensieri tra meraviglia e razionalità, archetipo e domotica, dualità che abitano la realtà dell’essere umano”.