La sostenibilità è ormai un concetto radicato nei brand di design storici e non. Il drive per la transizione green però è etico

I brand design oriented prendono sul serio i temi dell’agenda 2030 per la sostenibilità. Un appuntamento a cui nessuno vuole mancare, né i progettisti, né le aziende né, soprattutto, il pubblico. Il design da questo punto di vista è un aggregatore d’eccezione. La visione organica dei cicli produttivi, l’istinto all’esplorazione e alla ricerca del design mindset, la sensibilità umanistica sono tutte qualità che rendono il progetto una delle strade privilegiate verso la green transition. Il motore per affrontare investimenti e rischi è la volontà, così all'agenda ONU si affiancano anche scelte etiche e l'adesione ai protocolli B Corp. A molto servono le scelte politiche e istituzionali che rendono il lavoro del singolo significativo e impattante. Ma iniziare è davvero una questione di scelte. Lo sostiene anche Ursula Tischner, founder di Econcept e una delle prime designer a occuparsi di ecologia e sostenibilità in Europa: “La transizione delle aziende verso valori etici e sostenibili non è un incidente, è un atto di volontà. Gli imprenditori e i manager desiderano fare la cosa giusta e lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo”. Lo dimostra il grande sforzo progettuale e produttivo del made in Italy. I brand storici si orientano verso un nuovo modo di produrre e di gestire le imprese. Mentre quelli nuovi partono già con un pensiero diverso, non solo votato alla carbon neutrality ma a diffondere benessere e sviluppo umano.

Fra i nuovi arrivati la coscienza green e un’etica benefit sono sempre più comuni. Elli&Rini è un nuovo marchio nato per produrre la working e entertainemnt station Pianeta. Il brand è lo spin off di Gremove, una società che ha intrapreso la via delle B Corp. I due fondatori, Sergio Vaccarini e Federica Foiadelli, sono convinti sostenitori di un nuovo modo di fare impresa. Anche nel design. “Fare business e pensare al benessere di tutti è possibile” racconta Federica Foiadelli. “Abbiamo tre marchi che contribuiscono a migliorare la qualità di vita e contribuire a dare speranza e una vision in questo periodo davvero duro”. E Pianeta, il primo prodotto di Elli&Rini, è il tentativo di radicare i temi della digitalizzazione e della sostenibilità in un prodotto di design. “Sostenibilità per noi significa sopravvivere, trovare nuove strade nel rispetto della pluralità dei bisogni”, precisa Sergio Vaccarini. “Abbiamo bisogno di bellezza, di fisicità, di esperienze reali per poter dare il giusto significato alla rivoluzione digitale”.

In questi giorni i temi della sostenibilità ricorrono in molti showroom e negozi.

Cassina presenta una riedizione del grande classico di Afra e Tobia Scarpa Soriana. In questa versione 2021 il divano mantiene lo stesso spirito progettuale, ma costruzione e materiali sono sviluppati in modo ecosostenibile per un minore impatto ambientale e per aumentare il comfort. Le modifiche di lavorazione e dei materiali sono opera di Cassina LAB, una joint venture con il Poli.design di Milano. Il poliuretano è stato sostituito da sfere di BioFoam, una schiuma con base organica. Le imbottiture degli schienali sono in una fibra soffiata PET riciclata al 100%: comoda e ecologica allo stesso tempo. Dalla stessa partnership con Poli.design nasce anche la collezione outdoor Trampoline di Patricia Urquiola. I pannelli della seduta sono in RFM, una vetroresina riciclata rifinita a mano e completamente riutilizzabile.

 

 

B&B Italia, oltre al nuovo sistema di imbottiti Noonu di Antonio Citterio, presenta anche la nuova collezione outdoor di Piero Lissoni, Borea. Un progetto focalizzato anche sul ciclo di vita del prodotto, che secondo Lissoni deve poter essere immaginato nella sua seconda e terza rinascita. È proprio l’ampiezza della visione a informare la scelta corretta dei materiali, il resistente e riciclabile alluminio, e una costruzione sobria e attenta a leggerezza e resistenza delle scocche e delle strutture. Dai tavoli con piano in pietra lavica rifiniti con un coat proveniente dal riciclo di schermi di computer e televisioni, fino agli imbottiti per i quali viene usato solo materiale plastico post uso, Borea è un esempio di come il progetto possa integrare sostenibilità in modo pragmatico e metodico.