Ferruccio Laviani: "Una collezione da interpretare liberamente"
"Volevo un effetto che ricordasse la spatolatura, le sue imperfezioni. Una volta affinato questo aspetto abbiamo sistemato la gamma cromatica", racconta Laviani. La palette finale rappresenta una ricerca filologica, e in una certa misura audace, dei colori che caratterizzano l'architettura urbana e quella degli interni.
Infine c’è una parte più di tendenza. In totale dodici cromie sature, inusuali, che nella volontà di Laviani saranno d’ispirazione per interpretazioni personali.
"Per il momento ci siamo fermati al colore uniforme, con l’idea di lavorare sul concetto di mosaico di grandi dimensioni, con una dichiarazione estetica e cromatica molto forte e riconoscibile".