Insegnare ai bambini il passare del tempo con un oggetto bello e di design: Oramai è un orologio didattico perfetto in ogni ambiente

Messo in produzione da Danese, Oramai è un orologio ‘destrutturato’ sul cui quadrante le cifre possono essere posizionate a piacere, grazie alla forza magnetica. Si può comporre in questo modo un orologio con le 12 ore, oppure marcare solo i quarti, o anche scegliere di tenere il quadrante totalmente vuoto. “Normalmente, anche se siamo immersi in un mondo digitale, si utilizzano giustamente quadranti analogici. La riflessione sul passaggio del tempo è utile anche per gli adulti. Mi piace l’idea di potersi costruire il proprio orologio, indicando un’ora particolare o escludendo altre cifre...” racconta il designer Giulio Iacchetti. La composizione del quadrante diventa all’occorrenza un momento didattico per trasmettere ai bambini il senso del passaggio del tempo: a ogni giro di lancette dei minuti, la lancetta dell’ora indicherà la direzione in cui posizionare la cifra relativa. Oramai è un orologio che si presta ad arredare spazi di lavoro, gli uffici, oltre che naturalmente gli spazi abitativi domestici.

A colpo d'occhio

Che cos’è?
È un orologio da parete in metallo con numeri magnetici riposizionabili.
Qual è il suo concept progettuale?
Si è pensato un oggetto d’arredo che fosse anche uno strumento didattico, utile in quella fase nella vita dei bambini dove è necessario insegnare il concetto del tempo e trasferire l’idea dell’avanzare costante delle ore e dei minuti.
Come viene realizzato e dove?
È realizzato in lamiera di metallo piegata e verniciata con i numeri in plastoferrite serigrafata. È prodotto in Italia.
Cos’ha di speciale?
La liberà di interazione.
Nelle parole del designer
La storia di Danese è una vicenda strettamente legata al progetto di misurazione del tempo. Lo sono i mitici calendari perpetui di Enzo Mari, ma in un passato più remoto anche Bruno Munari si è confrontato con il progetto di uno strumento a cavallo tra design e arte concettuale: Ora X. Più recentemente sullo stesso tema si sono cimentati Kuno Prey, James Irvine e Ron Gilad. A queste belle storie progettuali si aggiunge ora(!) Oramai.