Perché avete scelto Atene?
Atene è un ponte tra est e ovest, facilmente raggiungibile da Istanbul, dall'Europa o dal Cairo. Ha una cultura millenaria e prossima alla Turchia, Libano o Cipro, con cui ha condiviso svariati momenti della sua storia. I Greci sono appena usciti da un'importante crisi finanziaria ed economica, ma stanno ripartendo; mentre a Beirut, nel boom ai primi anni 2000, sta accadendo il contrario. C'è da dire, però, che non ci rivolgiamo solo al mercato locale ma a quello globale dei collezionisti, che raggiungiamo con le fiere e gli eventi internazionali.
Ma, come a Beirut ci siamo legati a designer di area libanese perché ci interessava costruire un legame con il territorio ospitante, così vogliamo fare ad Atene. Dopo il duo greco Objects of Common Interst, nel 2022 includeremo uno o due designer greci nella collezione, lavorando con i mastranze locali. Siamo già partiti anche con un progetto con un produttore di marmo, che realizzerà una serie di pezzi iconici di India Mahdavi. Lei che ha sempre lavorato con il colore, vedrà i suoi oggetti trasformati dal bianco assoluto della pietra, così come è successo ai templi antichi, una volta colorati.