Dalle linee semplici e dalla forma fluida, la Mix Chair si caratterizza per la complessa progettualità, ottenuta grazie a un ricercato esercizio geometrico. Al contrario delle gambe anteriori in legno massello che hanno un aspetto squadrato, la sedia presenta una serie di linee concave e convesse ripetute e speculari che formano i braccioli e compongono il telaio principale; anche le gambe posteriori sono leggermente inclinate all’indietro e supportano lo schienale dal profilo reclinato.
Dalla struttura matematicamente impeccabile, il Propeller Stool incarna invece l’ideale di sgabello pieghevole voluto da Klint. Si compone infatti di due gambe imperniate al centro dal taglio elicoidale che, quando piegate, formano una struttura verticale perfettamente arrotondata.
Il colore del tessuto Ria scelto per la capsule collection è applicato secondo la tecnica pittorica del puntinismo. Ciascuna variante cromatica è caratterizzata da tre tipologie di filato che creano giochi di colore attraverso una sottile puntinatura, appunto, e grazie a un vivido effetto lucido che si staglia sulla superficie ruvida.