Mai come in questo anno e mezzo abbiamo messo in discussione il concetto, fino a qualche tempo fa tanto celebrato, di casa fluida. Prima della pandemia, amavamo gli ambienti senza soluzione di continuità, open space per tutti destinati a qualsiasi uso. Il lockdown ci ha fatto riscoprire il bisogno di intimità, la necessità di segnare un confine tra gli ambienti.
Dividere senza escludere è diventata la prima richiesta agli interior: per i loro progetti, sempre più simili a rompicapo, trovano alleati importanti nei sistemi modulari come Freedhome® di Caccaro. Un abaco di soluzioni versatili e personalizzabili che permettono di creare continuità tra le stanze mantenendo un principio di separazione, senza rinunciare alla polifunzionalità. Sfruttando - altra esigenza fondamentale - ogni centimetro a disposizione, anche nelle case dalla conformazione più difficile.
“La pandemia ha anche messo al centro l'importanza degli spazi multifunzione, soprattutto quando si tratta di case con metrature compatte” spiega Pierluigi Caccaro, Presidente dell’azienda. “Un living, oltre a essere spazio della socialità, diventa spazio per lo smartworking, l'ingresso è filtro tra interno ed esterno ma deve prevedere anche uno spazio di contenimento. Freedhome®, un sistema brevettato, con le sue soluzioni modulari altamente personalizzabili, diventa un alleato in questa nuova visione della casa”.