Nel suo trentennale Paola Lenti consolida la ricerca sulle prestazioni dei filati e, al FuoriSalone 2024 presenterà una collezione di Nendo che restituisce funzione ed estetica alle eccedenze di produzione

“Tutto è cominciato con un polimero riciclabile: il polipropilene. Quando l’ho trovato ho pensato: questo è il futuro. Ispirandomi alle barche a vela ho utilizzato corde sempre più complesse, per poi passare all’intreccio che, con le sue potenzialità illimitate, è diventato uno dei nostri segni di riconoscimento.

Il segno tessile ha definito la nostra identità e i tessuti nuovi rappresentano la visione che mi ha guidata fin qui”.

La storia di Paola Lenti è costellata di prodotti che fanno della ricerca tessile combinata al colore, e della materia che si trasforma in forma, il loro segno distintivo. Filo conduttore della sua attività, la visione etica che si esprime nel rispetto della natura, nella sostenibilità culturale, nella relazione fra le persone e nel recupero delle eccellenze artigianali intrinseche nella cultura e manifattura italiana.

Il secondo capitolo del progetto Mottainai

Mottainai, che in giapponese significa non sprecare, utilizzare le risorse che si hanno a disposizione, è l’arte di creare con ciò che si possiede, senza dispendio di ulteriori risorse, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

Il termine identifica la filosofia produttiva del marchio di Meda, basata sul restituire funzione e valore estetico alle eccedenze di produzione – da distinguersi dal termine “scarti” più comunemente usato - che altrimenti verrebbero smaltite e, appunto, scartate.

Dopo la collezione Metamorfosi firmata dai fratelli Campana nel 2022, il secondo capitolo del progetto Mottainai è stato affidato allo studio nendo che, invitato a infondere nuova vita ai ritagli di tessuto e a creare la famiglia di arredi e complementi Hana-arashi, torna al Fuorisalone con una mostra nel nuovo flagship store Paola Lenti di via Bovio, 4000 metri quadrati di architettura bioecologica, nonché luogo di ispirazione e di contaminazione tra design, arte e architettura.

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Studio nendo: Hana-arashi, ovvero la seconda bellezza, e Maris il tessuto a trama aperta

Hana-arashi è termine giapponese che descrive la seconda bellezza (la prima è la piena fioritura) costituita dalla danza nel vento dei petali dei fiori di Sakura (ciliegi).

Punto di partenza della nuova collezione è il tessuto a trama aperta Maris, sviluppato e realizzato in esclusiva da Paola Lenti per le collezioni outdoor. Riciclabile, costituito al 100% di polipropilene, impermeabile e disponibile in 180 tonalità di colori, Maris può essere sovrapposto e saldato evitando in questo modo l’utilizzo di materiali ulteriori come fili per cuciture o adesivi.

Dopo aver visto i processi produttivi e compreso il lavoro di ricerca dell’azienda, nendo ha disegnato la nuova collezione che, nata dall’unione di ritagli di varie dimensioni da cui si generano petali, promettono inediti dialoghi cromatici e giochi di traslucenza.

I prodotti, non ancora svelati, prendono ispirazione dalle armature dei samurai, sono accuratamente modellati, piegati e avvolti su sé stessi e saranno declinati in lampade, pouf, tavolini, una poltrona, senza compromettere la delicata texture del tessuto e la sua riciclabilità.

Da vedere al FuoriSalone, anche per iniziare a conoscere lo spazio che verrà, con, fra gli altri, il progetto di verde dello studio Pnat (Project Nature) di Firenze, coordinato dal professor Stefano Mancuso.