La moda e l’elettronica di consumo sono state le fonti di ispirazione del designer Mirco Crosatto per la progettazione di Dresscode. In particolare, le cover dei cellulari con le loro infinite varianti, hanno stimolato l’idea di una lampada personalizzabile nei colori bianco, nero, grigio chiaro, rosso, verde “patina” e giallo “narciso”. Questa è la palette con cui comporre a piacere versioni multicolor (oppure monocromatiche) perché dalla base, al braccio snodabile, fino alla testa, Dresscode è composta di 12 pezzi in materiale plastico intercambiabili che “vestono” una struttura in alluminio. La particolarità di queste placche è che al loro interno ospitano i conduttori necessari al funzionamento. Una volta assemblate in tutta sicurezza (il circuito infatti, assicura l’azienda, è completamente isolato) sono quindi le placche a veicolare l’energia elettrica e a consentire l’accensione della lampada, non la struttura. “Nuda” la lampada resta spenta. Le altre peculiarità di Dresscode sono il comfort visivo di una luce piacevole, non abbagliante grazie alla tecnologia OptiLight e dimmerabile tramite sfioramento e la sua versatilità grazie a quattro diversi snodi (uno alla base, due al braccio e uno alla testa) che consentono di ruotare e posizionare a piacimento la luce sulla propria scrivania, a casa o in ufficio.
A colpo d'occhio