In entrambe i casi, la circolarità non è una semplice etichetta, ma il driver del progetto. Quindi, nel caso di Kata, non soltanto materiali naturali (massello di rovere o robinia certificati FSC) o riciclati (filato di poliestere composto da plastica post-consumo: ogni chilo è l’equivalente di 48 bottigliette in Pet), ma un approccio complessivamente ecologico: “Fin dall’inizio, la prospettiva della circolarità è stata parte integrante di questa collezione” spiegano da Altherr Désile Park, collettivo di progettisti internazionali con base a Barcelona, a proposito di Kata. “Da un lato abbiamo voluto introdurre una maggiore varietà di materiali nel catalogo di Arper, ricorrendo proprio al legno naturale per il suo gusto artigianale. Dall’altro abbiamo scelto la tecnologia di tessitura 3D che contribuisce alla sostenibilità del prodotto a diversi livelli. In fase di produzione, per via della struttura del tessuto, la trama 3D consente di produrre esattamente la quantità di materiale necessario alla seduta, al contrario di una stoffa comune che comporta più scarti. Questo assicura l’assenza di sprechi o di eccesso di materiale. Inoltre la tessitura 3D veicola la sensazione di un cuscino imbottito in schiuma, senza che la riduzione del materiale utilizzato penalizzi il comfort. Infine, la trama 3D e l’imbottitura sono realizzati con lo stesso materiale e dunque l’intera seduta si può riciclare senza bisogno di separare l’imbottitura dal tessuto”.